Il mondo del fumetto è in lutto: il 30 settembre 2020 ci ha lasciato, a ottantotto anni, Quino. Giustamente, in molti hanno sottolineato come con l’autore di Mafalda – e di una produzione umoristica di altissimo livello – sparisce l’ultimo grande maestro del fumetto: un autore fondante del medium, al pari di nomi come Schultz, il padre di Charlie Brown, di Hergé, di Disney. Appare quindi molto interessante che Quino abbia una connessione poco nota con Mondovì, tramite due autori ben conosciuti in città come Marco Tomatis e Cinzia Ghigliano, che con Quino hanno avuto un lungo e solido rapporto professionale e personale. Abbiamo quindi sentito Cinzia Ghigliano, che ce ne ha gentilmente parlato.
Tramite te e Marco, Quino è venuto a Mondovì. Una cosa poco nota, e sorprendente, se consideriamo che è un nome di livello mondiale, e non solo per il fumetto...
Sì, Quino è stato nostro ospite per tre-quattro giorni, qui, nella nostra casa di Mondovì, con la moglie Alicia, nel maggio 1983. Lo portammo anche a Bossolasco, ad ammirare la Langa: apprezzò molto la cucina, si stupì dell’usanza, allora ancora diffusa in Langa, delle rose sugli stipiti di porte e finestre...
Tu e Marco infatti avevate conosciuto bene Quino. Come è avvenuto l’incontro con lui?
L’abbiamo conosciuto molto bene. Nel 1975 infatti siamo entrati, come autori, nella Quipos, l’agenzia di Marcelo Ravoni nel 1971 a Milano. Il nome dell’agenzia era proprio la sigla di “Quino Posters”, in quanto nasceva appunto per diffondere le sue opere. Quino aveva un appartamento nel palazzo milanese dove si trovava l’agenzia, e anche noi abbiamo avuto un appartamento nello stesso palazzo in quel periodo.
Un rapporto quindi molto stretto...
Sì, con Quino – così come con Mordillo, Altan, e gli altri grandi nomi dell’agenzia – c’era un continuo confronto, andavamo insieme alle fiere, come quella di Bologna, e tutto era un’occasione di scambio, di confronto. Quino era una persona tenerissima, estremamente disponibile verso gli autori più giovani, come me e Lorenzo Mattotti che eravano le “new entries” dell’agenzia. Averlo incontrato ci è stato davvero di grande aiuto.
* Ringraziamo Cinzia Ghigliano per questo affascinante ricordo di un maestro. A noi lettori appassionati fin dalla più tenera età, ci resteranno le sue storie, le sue immagini meravigliose, per farci sognare e riflettere.
Addio al papà di Mafalda/Uno dei massimi maestri del fumetto