In serata si è tenuto il primo Consiglio comunale del secondo mandato di Paolo Renaudi, un inizio burrascoso, con l'opposizione che ha abbandonato l'aula nei primi minuti della seduta. Oggetto del contendere, l'allestimento della sala consiliare, già oggetto di una domanda protocollata, presentata dal gruppo di Adriano Renaudi. Varcata la soglia infatti i quattro consiglieri dell'opposizione hanno ravvisato che due di loro (così come un consigliere della minoranza) si sarebbero trovati sedere senza potersi appoggiare al tavolo, come gli altri. Renaudi ha protestato, ravvisando in questo trattamento una grave mancanza della maggioranza, che non ha, nonostante la questione fosse stata posta in settimana, dato pari condizioni a tutti i consiglieri in aula. «Se non verrà immediatamente messo a disposizione un tavolo per ovviare a questo inconveniente abbandoneremo l'aula in segno di protesta» ha dichiarato. Il sindaco Paolo Renaudi ha replicato considerando pretestuosa la polemica dell'opposizione.
Il Consiglio è proseguito con il giuramento del primo cittadino e le nomine di giunta, già pubblicate in settimana: Vilma Ghigo è vicesindaco, con deleghe a cultura, manifestazioni, sport, associazioni, gemellaggi. Roberto Rubero, assume le deleghe di Servizi alla persona, politiche familiari, assistenza alle persone e Casa di Riposo, Simone Marchisio si occupa di attività produttive, commercio, turismo, artigianato e agricoltura, Tiziana Viale è assessore al bilancio, ambiente, scuola, polizia municipale,sicurezza urbana e del territorio.
Per la commissione consiliare sono stati eletti Fabrizio Pellegrino, Flavio Battifollo, Ines Bosonetto (i supplenti sono Simone Marchisio, Tiziana Viale, Pietro Peirone). Flavio Battifollo è stato eletto capogruppo della maggioranza. Alcuni punti, che prevedevano la presenza della minoranza per il voto sono stati rimandati al prossimo Consiglio, mentre la maggioranza ha indicato il vicesindaco Vilma Ghigo come rappresentante della maggioranza insieme al sindaco in seno all'Unione montana dei comuni.
P. Renaudi: «Deploriamo il comportamento del gruppo di minoranza: cercavano lo scontro»
Ad assemblea chiusa il sindaco Paolo Renaudi ha voluto rilasciare una dichiarazione alla stampa: «A nome del gruppo di maggioranza deploriamo il comportamento del gruppo di minoranza, teso in ogni modo a cercare lo scontro e ad uscire dall'aula. Lo dimostra il fatto che quando un consigliere dei nostri ha proposto di alzarsi e cedere il posto la risposta è stata "non è quella la questione". Dal nostro punto di vista la posizione ufficiale del gruppo è che abbiamo valutato che per noi non è una mancanza di rispetto nè di dignità che due o tre componenti dell'assemblea consiliare sedessero davanti al tavolo davanti. Il Consiglio comunale non è un baraccone. Si fa in modo serio, si fa in quest'aula nel rispetto della cittadinanza. Non accettiamo questo tipo di atteggiamenti. Se questo è il tono e questo è il modo continuino pure si assumeranno la responsabilità di non rappresentare la parte di cittadinanza che li ha votati. Noi ribadiamo la nostra offerta di collaborazione, che non può essere quella che è stata chiesta: "Vogliamo due assessorati altrimenti facciamo casino" proposta inaccettabile rivoltaci in un incontro informale».
A.Renaudi:«Senza rispetto non c'è dialogo»
Anche la minoranza ha fatto sentire la propria voce, tramite un video messaggio sui social: «Oggi abbiamo abbandonato la seduta consiliare. Abbiamo permesso la convalida dei consiglieri e poi ce ne siamo andati, perchè dopo aver parlato il 1 ottobre con il sindaco, dopo aver visto in casi precedenti che non era dignitoso che qualche consigliere di minoranza stesse seduto non al tavolo. Tutti devono avere pari dignità di prendere appunti e scrivere. Avevo chiesto al sindaco di garantire la presenza del pubblico e dei consiglieri e avevo espressamente chiesto con un'istanza protocollata di voler organizzare l'incontro in una sala più grande. A Peveragno ne abbiamo, avevamo la possibilità di organizzarlo autofinanziandoci o a costo zero. Questa sera siamo arrivati e ho visto che per due dei miei consiglieri cosi come per qualche consigliere della maggioranza non c'era posto al tavolo. Ho chiesto di provvedere, il sindaco ha risposto com'è abituato con una certa arroganza istituzionale e non mi ha dato soddisfazione nè di aggiungere un tavolo nè di risolvere il problema. Si è appellato al covid, peccato che queste condizioni le avevamo già valutate prima. Ha relegato il pubblico all'Ambrosino, con un sistema audio che si è rivelato una catastrofe. Se non è in grado il sindaco di rispettare i consiglieri di maggioranza. Se non è in grado di garantire rispetto alla minoranza e alla maggioranza ci chiediamo come sia in grado di garantirlo alla cittadinanza. Qualcuno ritiene che abbiamo perso l'opportunità di dialogare, ma noi riteniamo che per dialogare il principio sacrosanto sia il rispetto. Questo stasera non è avvenuto. Ha nominato la sua giunta nonostante avessimo chiesto di partecipare per il bene del comune condividendo fin dall'inizio le scelte. Non così come questa sera, in modo unilaterale. Abbiamo chiesto di essere in giunta e ci è stato negato»
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