Quasi 1.400 nuovi contagi e più di 150 ricoveri in ospedale. Il bollettino Covid del 20 ottobre del Piemonte riporta dati molto alti: 1396 nuovi casi rispetto a ieri, di cui 786 (56%) asintomatici. La cirva degli attuali positivi è cresciuta di 1.275 unità, passando in 24 ore da 10.607 a 11.882 (il picco fu fra marzo e aprile, con oltre 15 mila unità). I ricoverati in terapia intensiva sono 62 (+1 rispetto a ieri), quelli non gravi sono 1.037 (+154 rispetto a ieri). Sono stati effettuati 13.018 tamponi, con un'incidenza di positivi del 10.72% (anche questo dato è in crescita)
Nella settimana dal 28 settembre al 4 ottobre in Piemonte si contavano una media di 160 nuovi positivi al giorno, col 73% di asintomatici. Nella settimana dal 5 all'11 ottobre, la media è diventata di 331 positivi al giorno di cui il 67% di asintomatici. E nell'ultima settimana, dal 12 al 18 ottobre, la media è diventata di 783 positivi al giorno con il 61% di asintomatici. Tutto è cambiato a metà di quella settimana: da 15 ottobre i nuovi casi, che prima si assestavano fra i 400 e i 500, sono schizzati in su. Se prendiamo il dato degli ultimi 5 giorni (15-20 ottobre), la media dei positivi/ giorno è di oltre 1.000 casi: il trend è in crescita, è praticamente sestuplicato. E, come si vede, gli asintomatici stanno scendendo. O meglio: stanno tornando a salire i sintomatici.
Si dirà: «Per forza che trovano più positivi: si stanno facendo più tamponi!». Ma è davvero così? In realtà... no, non è proprio così. Perché, nello stesso lasso di tempo, la media di tamponi al giorno è sì cresciuta ma non certo di queste proporzioni: è passata da 5.648 a 9.453 tamponi al giorno. Quindi non è neppure raddoppiata: mentre il numero di nuovi casi è cresciuto di oltre 4 volte (di 6, se contiamo gli ultimi giorni come trend finale). L'incidenza dei positivi sul numero di tamponi, sempre in media settimanale, è passata dal 2,9% di due settimane fa all'8-9% di oggi. I dati dicono chiaramente che il numero di positivi sta crescendo molto (ma molto) di più di quello dei tamponi: se l'incremento dei casi fosse effetto dell'incremento dei test, il rapporto sarebbe lineare. Invece così non è. Questi sono i numeri di un'epidemia in diffusione. Magari ancora lontana dall'esplosione, ma comunque in rapidissima diffusione. Se quindi è giusto dire che siamo ancora fuori da una situazione di emergenza, non è sbagliato dire che la progressione con cui ci stiamo avvicinando è molto veloce.