
Una pista luminescente, grazie ad un asfalto speciale che funziona come un grande pannello solare e che quindi di giorno immagazzina energia luminosa e di notte la rilascia, creando un percorso davvero di grande effetto ottico, che si ispira ad altre opere già realizzate in diverse città europee. È questa l’idea lanciata nello scorso fine settimana dal gruppo di volontari “Castello c’è”, per collegare la parte antica di Dogliani, Castello, con la zona “bassa”, il borgo. «Sappiamo che, di questi tempi, un argomento così può sembrare marginale e fuori luogo rispetto ai problemi che il Covid ci propone quotidianamente, ma siamo un gruppo che ama progettare un futuro “luminoso” per Dogliani – spiega il presidente, Antonio Maggiore –. Ci permettiamo quindi di proporre un'idea creativa per collegare la parte bassa a quella alta del paese. Sulla salita Tanasso, sarebbe bellissimo applicare uno speciale asfalto luminescente». Un’ipotesi realizzabile probabilmente anche a costi abbastanza contenuti (servirebbe ovviamente un’indagine approfondita), che ha già dato risultati davvero stupefacenti in altre realtà. L’idea di “Castello c’è” si ispira alla pista ciclabile luminosa “Van Gogh” di Eindhoven, nei Paesi Bassi, ma altre installazioni di questo tipo sono state realizzate negli ultimi anni ad esempio ad Amsterdam (su un tratto di autostrada) e in Polonia, per la ciclabile che porta al lago Wielochowski, nei dintorni di Lidzbark Warminski. In Italia, fa strada il progetto della Provincia di Pavia, per un pista di 5 chilometri che collegherà via Cà Bella alla località di Borgo Ticino, nel Comune di Travacò Siccomario.
Albarello: «L’ascensore si farà, con la copertura finanziaria adeguata»
A Dogliani, per collegare il borgo a Castello, l’Amministrazione comunale del sindaco Ugo Arnulfo, già l’anno scorso ha presentato un progetto decisamente ambizioso, basato sull’installazione di un ascensore panoramico capace di portare 15 persone alla volta, su un tragitto di 86 metri, percorrendo un dislivello di 44 metri. Erano già anche stati individuati i posti per il posizionamento della stazione a valle (in piazza don Delpodio) e di quella di monte (in piazza Belvedere). Un idea suggestiva, dall’indubbio valore anche in chiave di rivalorizzazione turistica del paese, che per ora però non ha ancora trovato applicazione pratica. Si tratterebbe di un’operazione da 1 milione e 900 mila euro, che ovviamente richiederebbe una copertura economica adeguata. L’assessore Emanuele Albarello spiega: «Il progetto dell’ascensore certamente rimane in piedi. L’idea è piaciuta alla Regione, che l’ha inserita nell’elenco delle opere potenzialmente finanziabili con i fondi europei. Lo stesso progetto è inoltre stato accolto in maniera positiva da Provincia e Fondazione Crc, che proprio in questi giorni lo hanno inserito nel PNNR. Ovviamente l’ascensore si farà, a patto che sia realizzabile senza gravare economicamente sul bilancio comunale». In riferimento al collegamento Castello-borgo, Albarello ci anticipa: «Abbiamo già pronta un’operazione di riqualificazione dei sentieri e camminamenti che portano dalla parte bassa del paese al Belvedere, proprio sotto il tracciato che coprirà l’ascensore».