«Ora mi incateno qui». Si è seduta davanti al suo bar, il Caffè Centro, nel cuore di Farigliano e da lì non si alza, in segno di protesta. Ai clienti che arrivano risponde la stessa cosa: «Non potete entrare, il locale è chiuso. Mi spiace». Così Daniela Sorace, che da due anni e mezzo gestisce il locale e da 24 vive a Farigliano, manifesta tutta la sua rabbia.
Quest'oggi, giovedì 28 ottobre, le è stato notificato il verbale da parte dei Carabinieri della Stazione di Dogliani: 5 giorni di chiusura del bar e 400 euro di sanzione (in definizione agevolata il pagamento entro 30 giorni è ridotto a 280 euro). Motivo? La trasgressione all'articolo 1 del nuovo Dpcm che fissa l'orario di chiusura per le ore 18. In particolare – si legge nel verbale– la presenza di «due clienti ai quali continuava a essere prestato il servizio di somministrazione di bevande e alimenti».
«Non è affatto vero, tutto ciò è una cosa molto grave», replica Daniela, che ha preso contatti con due legali, l'avvocato Gaia Desiderio di Carrù e l'avvocato Alberto Perroncito di Asti. Questa la versione dei fatti della titolare: «Il controllo è avvenuto due giorni fa. Noi avevamo la serranda abbassata, giustamente sono arrivate le Forze dell'ordine per monitorare. Abbiamo loro aperto, sopra i tavoli c'erano dei bicchieri vuoti. Dentro noi lavoratori stavamo pulendo, e in più era presente una persona che mi insegnava a fare l'impasto per la pizza. A oggi è arrivata la chiusura del bar. Noi avevamo messo in atto il decreto». Così il sindaco di Farigliano Ivano Airaldi: «Spiace per come sono andate le cose. Noi però non possiamo sostituirci alle Forze dell’ordine che in questo delicatissimo periodo sono chiamati ad espletare un servizio gravoso».