(a.c.) – Combinavano gli incidenti, in modo da truffare l’assicurazione, la “Axa”, per portarsi a casa risarcimenti privi di fondamento. I due, V.P. e V.V, cittadini di nazionalità romena domiciliati rispettivamente a Villanova e Mondovì sono stati condannati entrambi per i fatti risalenti a cinque anni fa. Nel giro di soli sette mesi (tra aprile e novembre 2015) erano stati coinvolti in ben tre diversi sinistri, su strade isolate nelle campagne del Monregalese. Una coincidenza ritenuta improbabile: sulle tracce dei due l’agenzia assicurativa aveva messo perfino un investigatore privato.
Nei tre incidenti risultavano a bordo di tre diverse autovetture: una Volkswagen Polo (intestata alla madre di V.P), una Ford Focus appartenente a V.V. e una Mercedes il cui intestatario risultava una terza persona, per conto del quale però lo stesso V.V. aveva stipulato la polizza assicurativa in vista di un successivo passaggio di proprietà. Interpellando la madre di V.P., non in possesso di patente di guida, è stato confermato quindi che l’unica auto coinvolta in tutti e tre gli incidenti, la Polo, era nella disponibilità esclusiva dell’imputato.
Per quanto riguarda i primi due incidenti, la compagnia assicuratrice aveva liquidato gli imputati con la cifra di 1400 euro in un caso e di 700 nel secondo. Il perito, sulla base dei riscontri, ha ritenuto che solo nel primo caso ci sia stato un vero urto, ma i danni rilevati non corrispondevano alle misure delle automobili. Lo stesso V.P. in seguito aveva disconosciuto la firma apposta sul CID, alimentando ulteriori dubbi.
Il giudice ha condannato V.P. alla pena di un anno e due mesi e V.V. a un anno e quattro mesi, più una provvisionale di 5mila euro e un risarcimento dei danni in favore dell’assicurazione, che si è costituita come parte civile, da liquidare in separato giudizio.