Il Comune di Peveragno ha comunicato questa mattina di avere 107 persone positive sul territorio. Purtroppo, quasi metà di questa cifra sono ospiti delle case di riposo. «Abbiamo persone positive ultrasettantenni anche nelle famiglie, e quindi il rischio di avere prima o poi qualcuno che sviluppa sintomi gravi è più che mai elevato. E' il momento di essere responsabili, limitare al massimo i contatti e cercare di proteggere le fasce più deboli della popolazione per evitare un ulteriore aumento del rischio per la comunità. E' una responsabilità che dobbiamo spiegare bene anche ai nostri ragazzi, troppo spesso si vedono ancora gruppetti di adolescenti che non rispettano le distanze interpersonali e non usano le mascherine. Devono capire che la loro negligenza può causare danni ad altre persone, e invitiamo quindi tutte le famiglie a fare uno sforzo in tal senso».
Stanno tutti bene gli ospiti della Casa di riposo comunale, ma la situazione del personale della struttura continua a destare preoccupazione: qualche giorno fa il comune aveva evidenziato le preoccupazioni crescenti. La carenza di personale era tale che si temeva di non poter garantire i servizi e di dover ricorrere alla chiusura e all'evacuazione degli ospiti. L'emergenza in questo senso non è finita, ma per il momento è stato possibile mantenerla sotto controllo, trovando abbastanza oss da garantire assistenza ancora per alcuni giorni, sempre che non si verifichi un contagio anche dei nuovi arrivati.
«Un grazie particolare ai tre medici di famiglia che stanno seguendo da vicino la situazione: Annalisa Amati, Davide Preve, Massimo Luchino, che stanno gestendo la situazione con grande attenzione e tempestività - scrive l'Amministrazione -. Grazie anche a tutte le persone che ci hanno aiutati nel reperimento di nuovo personale; al momento con un lavoro di ricerca di personale capillare siamo riusciti a tamponare la situazione. Possiamo dire di avere spostato il rischio di evacuazione della struttura di alcuni giorni, sperando che gli operatori oggi negativi lo rimangano ancora per un po'... incrociamo tutti le dita: la situazione è adesso sotto controllo ma rimane comunque molto delicata».