Il Piemonte resta in "zona rossa". Questo prevede l'ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute, Roberto Speranza: si rinnovano le misure relative alle Regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta. Almeno per una settimana: la speranza è che le cose cambino dopo il 27 novembre.
La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre: tuttavia, resta la possibilità di nuova classificazione prevista dal DPCM del 3 novembre che prevede che una zona possa "cambiare colore" se il fattore di rischio diminuisce. Se da qui al 27 novembre il Piemonte manterrà i parametri attuali, potrà essere valutata "zona arancione". Lo "sblocco" potrebbe arrivare lunedì 30.
È prevista per oggi la una nuova Conferenza Stato-Regioni convocata su proposta di Giovanni Toti, governatore della Liguria e vicepresidente della Conferenza. Per il Piemonte i dati del contagio sono incoraggianti: ieri, per la prima volta da settimane, il numero dei ricoveri è sceso. L'indice di Rt (velocità di diffusione del contagio), che era a 2.16 al momento del lockdown, è sceso sotto 1.3 e il tempo di raddoppio dei casi è passato da 6 giorni a 10 giorni. «Da venerdì scorso il Piemonte è potenzialmente in zona arancione ha affermato il governatore Alberto Cirio –, se manterremo questi dati potremo uscire dalla zona rossa». Ma aggiunge subito: «Al primo posto c'è la prudenza. Siamo alle porte del Natale: se immaginiamo di vivere un Natale come qualcuno ha vissuto le settimane dell'estate, a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo».