Dopo cinquanta giorni difficili, finalmente migliora la situazione alla Casa di riposo "Don Peirone" di Peveragno. In questa seconda ondata il Covid ha creato difficoltà gestionali, rendendo indisponibile buona parte del personale e costringendo l'Amministrazione a prendere in considerazione anche l'ipotesi di evacuare la struttura. L'Amministrazione comunale ha dato gli aggiornamenti sulla situazione della struttura in un post su Facebook, finalmente con notizie positive.
CASA DI RIPOSO COMUNALE “DON G. PEIRONE” – AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS
«La situazione alla “don Peirone” è in deciso miglioramento, e dopo ben 50 giorni la crisi dovuta all’ingresso del COVID nella nostra struttura si sta avviando verso la conclusione.
Sono stati giorni terribili, e purtroppo abbiamo perso alcuni dei nostri cari ospiti. In due casi la morte è stata dovuta proprio ai sintomi e agli effetti del coronavirus, mentre per altri anziani alle fatiche dovute alla lotta contro il virus si sono aggiunte le patologie pregresse e l’età avanzata, fragilità per cui non c’era rimedio. Ma purtroppo il risultato finale non è cambiato.
Molti dei nostri ospiti oggi per fortuna sono di nuovo negativi, e nel giro di qualche tempo potremo tornare a dichiarare la nostra casa di riposo come libera dal COVID, e si potrà finalmente programmare il graduale ritorno alla normalità della nostra piccola comunità di anziani.
Ci va solo ancora un po’ di pazienza, una pazienza messa a dura prova (ce ne rendiamo conto) sia per gli ospiti che per i loro cari in un periodo che sembra a tutti noi infinito…
Dopo questo tempo di grandi fatiche, è doveroso ringraziare un po’ di gente: il Funzionario Responsabile Germana Dutto, che ha seguito e gestito la crisi con tenacia e determinazione; il dottor Giovanni Milano, direttore sanitario, i responsabili operativi della cooperativa Punto Service che coordinano la struttura, i medici di famiglia, e soprattutto il personale (infermieri, OSS e tutte le figure professionali sia comunali che della cooperativa) che con grandi sacrifici, con turni massacranti e sfidando la paura del contagio hanno tenuto in piedi il servizio per i nostri cari ospiti, senza fare mancare loro mai nulla.
Un ringraziamento speciale va anche a tutte le persone che a titolo di puro volontariato ci hanno aiutati, lavorando in cucina, in lavanderia, o comunque dando assistenza alla struttura. Persone speciali che hanno dato tanto senza chiedere nulla in cambio, che non elogeremo e ringrazieremo mai abbastanza.
E’ grazie all’impegno di tutte queste persone che siamo riusciti ad arginare e gestire una crisi che nei primi giorni ci ha fatto temere il peggio, specialmente quando si era arrivati, con un’analisi molto dettagliata fatta dai vertici della struttura, alla previsione di chiusura della casa di riposo entro 72 ore, per mancanza quasi totale di personale in grado di operare. Per scongiurare il pericolo è stato fatto l’impossibile, e nel giro di pochissime ore sono state reperite risorse umane sufficienti per andare avanti giorno per giorno, con momenti di autentica difficoltà gestiti in modo eroico (non è un’esagerazione) da chi è rimasto in prima linea a lottare.
A qualcuno forse non piacerà il termine, ma noi pensiamo che sia comunque stato compiuto un piccolo miracolo, un miracolo civile di cui i protagonisti devono essere orgogliosi. Grazie a tutti a nome dell’Amministrazione Comunale e della comunità peveragnese»