La parola del vescovo Egidio in vista del Natale del Signore, mentre si è alle prese con ombre, paure, sofferenze, malattie, lacrime e lutti. Un invito forte ad aggrapparsi al Natale “cristiano”, “senza cedere allo sconforto”, senza indulgere a troppe distrazioni, cercando e trovando “le orme del Signore” che possono apparire invisibili ma che ci sono e danno speranza.
GLI AUGURI DI NATALE DEL VESCOVO – «Mai come quest'anno, può suonare stridente pronunciare la parola "auguri". Essa deve sfidare le ombre di mesi, le paure che ci accompagnano da fine febbraio, i lutti e la malattia che ci assediano e che per ora non sembrano voler desistere dalla loro azione funesta. "Auguri" di che cosa? Di Buon Natale, naturalmente.
Se ci guardiamo intorno, vediamo che il Natale inteso come festa laica non sembra minimamente chinare la testa: luminarie accese, spese e regali secondo tradizione, negozi affollati, pranzi e cenoni in preparazione. Può essere comprensibile, ma non deve bastarci. Anzi, l’ostinata persistenza del Natale dei consumi, nonostante divieti e paure, sembra interpellare la nostra fede, cioè il nostro Natale cristiano.
Che facciamo? Chiudiamo gli auguri nel cuore? Abdichiamo alla virtù teologale della speranza? Ci sentiamo abbandonati e soli nel buio di questa fase storica così difficile?
Gesù nasce anche in questo 2020. Anche in questo 2020, la Scrittura ci parla dell 'Emmanuele, del "Dio con noi". Non vorremmo avere così poca convinzione, spero, da abdicare facilmente e spontaneamente alla celebrazione del Mistero, o alla sola celebrazione del Mistero!
Non vorremo avere una fede così fragile da accendersi solo negli anni di tranquillità o di prosperità, spero ... Generazioni precedenti alla nostra hanno celebrato degnamente il Natale in mezzo a conflitti, pestilenze, carestie. In certo senso, non cedendo allo sconforto hanno mantenuta viva una tradizione religiosa che ci hanno affidato.
Ora sta a noi non smarrirci e non interrompere la preziosa trafila della fede in Gesù Cristo. È tenero, il Bambino di Betlemme. Sembra debole, fragile. Eppure noi abbiamo sempre creduto che sia il Signore della Storia e che nulla avvenga senza che Egli sappia e abbia a cuore il nostro bene. Non smettiamo di crederlo ora. Crediamo, piuttosto, a ciò che recita il salmo 76 quando fa memoria di un momento tragico e glorioso insieme della storia di Israele: "Sul mare passava la tua via, I i tuoi sentieri sulle grandi acque I e le tue orme rimasero invisibili. I Guidasti come gregge il tuo popolo I per mano di Mosè e Aronne".
Immagine bellissima: le orme del Signore forse oggi come allora ci paiono invisibili, ma noi crediamo che Egli, il Dio con noi, ci cammina comunque accanto, e ci guida.
Potrà essere un Natale bellissimo, per la nostra fede, se, messa alla prova, essa ritroverà le sue ragioni più vere, la sua forza più autentica, l’essenzialità della festa. Per questo ha senso più che mai, per me, augurarvi il mio Buon Natale. Un Natale vero, con Gesù, il figlio di Dio, al centro.
Buon Natale a ciascuno e a ogni famiglia».
+ Egidio vescovo
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BIGLIETTO AUGURALE AGLI ANZIANI E AI MALATI – Il vescovo Egidio ha voluto raggiungere gli anziani in Casa di riposo e gli ammalati negli Ospedali, con un biglietto personalizzato di auguri. “In questo difficile periodo che stiamo attraversando e nella prossimità del Santo Natale – scrive il vescovo accompagnando gli auguri, indirizzandosi alle direzioni delle Case di riposo –, voglio esprimere, nei confronti della vostra realtà, la mia personale vicinanza e quella della Chiesa monregalese. Ho ritenuto opportuno, pertanto, inviarvi un piccolo e semplice pensiero di augurio che chiedo gentilmente di poter lasciare alle persone che ospitate e di cui vi pendete cura. Spero che possa essere di consolazione e di sostegno per l’incerto cammino che tutti stiamo affrontando. Mentre ringrazio di cuore per l’attenzione e la collaborazione in questa iniziativa, porgo a tutti, direzione, personale ed ospiti, il mio più cordiale augurio di buon Natale di buon anno. Assicuro la mia preghiera perché il Signore esaudisca ogni proposito di bene e benedica il vostro lavoro”.