Dogliani: per tutto il 2020, le attività chiuse nel lockdown non pagano la Tari

Discussione in Consiglio, per il 2021, si valuta se prorogare le agevolazioni. Al lavoro per un nuovo sistema di videosorveglianza. Vincoli “meno stringenti” per i box auto dietro il cinema

La sera di martedì 29 dicembre, con il nostro giornale ormai in stampa, a Dogliani si è tenuto l’ultimo Consiglio comunale dell’anno, in via telematica, visibile anche al pubblico tramite il canale YouTube del Comune. Tra gli argomenti principali, figurava l’approvazione del Piano economico 2020 sulla Tari, le cui tariffe restano invariate. Contattato telefonicamente il giorno precedente la seduta, lunedì 28, il sindaco Ugo Arnulfo ci ha spiegato: «Per il 2020 avevamo già deciso di lasciare le stesse disposizioni Tari fino a fine anno. Come già successo a marzo quindi, non pagheranno la tassa rifiuti le attività che sono rimaste chiuse anche nel secondo lockdown, quello dell’autunno e delle festività natalizie. Per il 2021, valuteremo se prorogare le agevolazioni, in base all’evolversi della situazione sanitaria e alle esigenze della comunità. Tengo a specificare infatti che, anche se è giusto che le attività chiuse non paghino la Tari, il servizio viene comunque erogato e il Comune paga comunque la tariffa piena. Queste agevolazioni quindi richiedono da parte del Comune uno sforzo economico che poi però bisogna far “quadrare” a bilancio, magari rinunciando ad altre attività rivolte alla popolazione». L’assemblea ha poi affrontato e trattato il tema della videosorveglianza. In paese è già presente un sistema di telecamere, che però è ormai obsoleto e andrebbe potenziato. Per implementare la copertura degli “occhi elettronici”, il Comune ha partecipato ad un bando e la copertura finanziaria, anche se manca l’ufficialità, sembra essere assicurata. A partire dal 2021 quindi, con tutta probabilità, Dogliani potrà dotarsi di nuove telecamere di ultima generazione. Il terzo argomento principale del Consiglio era incentrato sui box auto di piazza Tomatis (la piazzetta dietro il cinema), fatti costruire dal Comune ormai 25 anni fa. «Si tratta di una trentina di box – spiega il primo cittadino –. All’epoca della costruzione, per evitare speculazioni, la vendita dei box era stata riservata ai residenti nel centro storico. Ora, trascorsi molti anni, il regolamento va rivisto. È necessario infatti eliminare alcuni vincoli, anche in base al mercato attuale. Si pensa, ad esempio, di lasciare il vincolo di residenza in centro, ma di eliminare una cifra di vendita “fissa”, legata ad una somma decisa appunto 25 anni fa e non più attuale».

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