Una mostra e una pubblicazione editoriale: saranno queste le iniziative culminanti del 2021 dell'Associazione Dardanello, che quest'anno celebra la ricorrenza del ventennale dalla scomparsa del grande giornalista Piero Dardanello. Il vicese, che fu un giornalista di primo piano della scena nazionale e, tra le altre cose, direttore di Tuttosport per più di un decennio, è scomparso il 18 gennaio del 2001. Quest'anno, l'associazione che dal 2014 porta avanti la lezione del buon giornalismo nel suo ricordo, proporrà, oltre alle iniziative già abitualmente in essere (Il premio, le rassegne "Dardanello Incontra" e "Dardanello a scuola") una pubblicazione editoriale, che sarà presentata nelle maggiori città italiane, e una mostra, attraverso cui sarà possibile approfondire la conoscenza di Piero Dardanello dal punto di vista sia umano che professionale.
«Piero Dardanello ci ha lasciato il 18 gennaio 2001. Vent’anni fa. Ne aveva 65. Ci ha lasciato - lo ricorda Roberto Beccantini, presidente onorario della giuria del premio ‘Dardanello’ di cui è stato cofondatore, nel 2004 - senza abbandonarci. Resta, di lui, il ricordo di un giornalista che ha onorato il mestiere fin da quel ‘marciapiede’ che ne scortò i primi passi. E poi su, su fino alla direzione di ‘Tuttosport’. L’associazione alla sua memoria costituisce la volontà che la famiglia ha condiviso e alimentato affinché di Piero non rimanesse solo la nostalgia. Ma anche, e soprattutto, una bussola capace di orientare i giovani ‘esploratori’ della notizia e della scrittura. Nel 2021 il premio giornalistico che gli è stato intitolato diventa maggiorenne. Diciotto edizioni. Nonostante il flagello della pandemia, o proprio per far capire al virus la tempra che tira, la sua terra non dimentica. Si sforza, e fa forza».
«Promuovere, nel ricordo di mio fratello e del suo esemplare percorso umano e professionale, il buon giornalismo - commenta Sandro Dardanello, fratello di Piero e presidente dell’associazione culturale ‘Dardanello’ - è, per me e per la mia famiglia, una missione irrinunciabile A vent’anni dalla sua scomparsa, vogliamo dare occasione al pubblico italiano, a chi lo ha letto o ascoltato per tanti anni sui media e a chi, invece, per ragioni anagrafiche non ha avuto la possibilità di farlo, di accostarsi alla sua figura svelandone non solo il lato professionale, ma anche quello umano. Una presenza che abbiamo avuto il privilegio di avere accanto a noi, nella dimensione ovviamente ‘slegata’ dai ruoli e dalle etichette. Celebreremo le sue grandi doti umane e la sua immensa cultura, grazie al ricordo di tanti amici e colleghi».