(a.c.) – È stato assolto con formula piena in Tribunale a Cuneo il monregalese accusato di aver scaricato rifiuti su due appezzamenti di terreno a Ponte Pesio, nel Comune di Magliano Alpi. Nel 2018, a seguito della denuncia presentata da uno dei proprietari, i Carabinieri forestali individuarono un cumulo di calcinacci, coppi e residuati dell’edilizia il cui abbandono poteva risalire addirittura a qualche anno prima. Molto più recente appariva invece l’altro sversamento, a circa cinquecento metri di distanza, su una diversa proprietà.
Il titolare di quest’ultimo appezzamento, era proprio l’imputato C.M. apparso agli inquirenti come il sospettato naturale per il via della sua professione di escavatorista. Secondo gli inquirenti era stato lui a trasportare i rifiuti per poi abbandonarli in un luogo isolato. Per raggiungerlo era necessario attraversare una strada poderale chiusa da una sbarra con tanto di lucchetto. L’imputato, aveva rilevato comunque che, dal canto suo, la possibilità di liberarsi dell’ostacolo all’ingresso c’era eccome. «Non è facilissimo da aprire, ma si può forzare», ha detto al giudice.
Analoghe affermazioni sono arrivate dal suo vicino, il quale lamentava di aver trovato anche in tempi più recenti la sbarra alzata e vari rifiuti di ignota provenienza attorno alla sua abitazione. Il pubblico ministero ha chiesto per l’imputato la condanna di 3mila euro di ammenda, concludendo che «i detriti non sarebbero potuti essere sversati senza l’autorizzazione di C.M». La difesa ha invece rilevato come le chiavi del lucchetto della sbarra fossero in possesso di una molteplicità di soggetti e non del solo C.M. e come l’imputato, inoltre, non avesse mai svolto attività di demolitore edile. Osservazioni che sono state accolte dal giudice.
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