Farigliano: «L’Ufficio postale deve tornare ad aprire 5 giorni a settimana»

Presa di posizione del sindaco Airaldi, che chiede di tornare all’orario pre Covid. Poste risponde che dal 25 febbraio saranno riattivati i “vecchi” orari in tutta Italia

«Una situazione intollerabile. Personalmente mi sono attivato già dalla scorsa estate, parlando con gli Uffici competenti, ma non è ancora cambiato nulla». Il sindaco di Farigliano, Ivano Airaldi, commenta così la decisione di Poste Italiane di mantenere, fino ad oggi, lo sportello del paese in “orario ridotto”, come disposto all’inizio dell’emergenza Covid. Lo sportello, ormai da un anno, quindi è accessibile solo a giorni alterni, le mattine di lunedì, mercoledì e venerdì e l’apertura ridotta crea non pochi disagi agli utenti, costretti ad aspettare per molto tempo al di fuori della struttura, al freddo, con qualsiasi condizioni atmosferiche, visto che nelle vicinanze non c’è un riparo adatto. «Ho sollecitato chi di dovere in più occasioni, ma finora niente è stato modificato. La mattina di lunedì 25 gennaio finalmente ho ricevuto rassicurazioni dalla direzione zonale, che mi ha anticipato che dal 25 febbraio si tornerà agli orari pre Covid in tutta Italia – prosegue Airaldi –. Chiediamo che il nostro sportello torni all’orario “completo” al più presto, con l’apertura 5 giorni a settimana o, in alternativa, che si resti sui 3 giorni, ma che vengano utilizzati due operatori, in modo da sveltire le operazioni. Qui lo sportello è molto utilizzato, anche dagli anziani o dai titolari delle attività produttive. Non è possibile che si debba magari passare l’intera mattinata in coda prima di accedere al servizio. Se le cose resteranno così, ci muoveremo tramite i canali ufficiali, anche perché le iniziali disposizioni delle Poste prevedevano il ritorno all’orario normale già a partire dal 1º settembre 2020».

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