
Un’idea venuta agli attivissimi volontari di “Castello c’è”, per non prendersi troppo sul serio e, allo stesso tempo, continuare a fare invece molto sul serio per quanto riguarda la costante valorizzazione e rivitalizzazione del borgo antico di Dogliani Castello. È nato così il progetto (scherzoso nel nome, ma decisamente professionale nei contenuti) “Ratavuloira Production” (dall’ “anglopiemontese”, letteralmente “Produzione Pipistrello”), basato su una serie di fotografie aeree della zona ad alta definizione, realizzate tramite un drone con telecamera di ultima generazione. «Da quest'anno, per gli effetti visivi, il gruppo volontari “Castello c'è” si avvarrà della creatività della "Ratavuloira Production", un nuovo gruppo di amici amanti delle belle foto tecniche, in grado di proporre e valorizzare al meglio il luogo in cui vivono – spiegano i promotori –. L'idea è quella di presentare il nostro borgo da diverse prospettive e angolazioni e, più in generale, tutto il paese di Dogliani, i suoi monumenti e il meraviglioso territorio». Il presidente del gruppo, Antonio Maggiore, aggiunge: «Non siamo professionisti, siamo un gruppo di volontari che mette a disposizione le proprie idee ed i propri interessi, per promuovere il nostro territorio “con il cuore”. Ovviamente siamo sempre aperti a nuove collaborazioni di persone che abbiamo idee interessanti da proporre. Per il “Ratavuloira Production” ringrazio l’amico Ivano, che ha messo a disposizione il suo drone. Le foto aeree che potete vedere in questi giorni sui nostri canali social sono state estrapolate da alcune riprese video con il drone, che andranno a creare un filmato inedito di valorizzazione di Dogliani, con la collaborazione di Luigi Musso, del cinema “Multilanghe”. Chissà, sarebbe bello che, una volta passata la pandemia, il breve video possa essere trasmesso sui maxischermi del cinema, magari prima degli spettacoli in programma». Da “Castello c’è” emerge poi anche un nuovo progetto futuro, un “sogno”, come lo definiscono i volontari: «Stiamo anche pensando ad una serie di video, sempre con il drone, all’interno delle nostre chiese – conclude Maggiore –. Andare a vedere da vicino i dipinti che abbelliscono le cupole e che siamo abituati a vedere da lontano, sarebbe davvero bellissimo. Vedremo».