La montagna, quella che vive di neve e sci, si è rotta le scatole. «Ci saremo tutti!», tuonano. E il "popolo della neve" stavolta fa sul serio: Camera di Commercio, associazioni di categoria e il presidente della Regione Alberto Cirio in testa, lunedì 22 febbraio a Cuneo. Una mega manifestazione per dire al Governo, e in particolare al ministro Speranza, che quel che è troppo è troppo. E che la chiusura delle piste annunciata 12 ore prima del giorno di riapertura è stata uno schiaffo intollerabile.
Una manifestazione che coinvolgerà tutte le stazioni sciistiche di Cuneo Neve, gli operatori turistici, i commercianti, i ristoratori, gli albergatori, gli sciatori e i maestri. Un momento a cui sono invitati tutti coloro che la montagna la amano e la sostengono. interverranno, tra gli altri, il governatore Alberto Cirio, il presidente della Provincia Federico Borgna e il presidente della Camera di Commercio Mauro Gola.
La locandina dell'evento
La locandina non ha sigle di categoria, né di partito, per evitare le divisioni e le scelte di parte. Una semplice sigla - "Il popolo della montagna" - e i dettagli, la data, l'ora e il luogo: lunedì 22 febbraio alle 10, di fronte alla sede di Cuneo Neve in C.so Dante 51.
Il messaggio è univoco: «Siamo noi il popolo della montagna. Siamo impiantisti, operatori turistici, commercianti, ristoratori, albergatori, sciatori e maestri. Siamo coloro che sono rimasti in silenzio dallo scorso marzo e che aspettano. Che si adeguano, ci sperano, si illudono. Siamo rimasti appesi all’illusione di aprire gli impianti ad ogni data che ci è stata comunicata e ci abbiamo creduto. Ci abbiamo creduto a dicembre, quando è stata spostata l'apertura al 26. È stata spostata poi al 7 gennaio, e ancora al 18 gennaio e infine al 15 febbraio. Dodici ore prima dell'apertura ci è stato detto ancora di no, senza senso di responsabilità, non è stato dato rispetto né a noi né alle nostre famiglie».
Il prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo ha già comunicato la propria disponibilità a ricevere una delegazione che consegnerà nelle sue mani una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi.