Il Piemonte resta zona gialla. Il verdetto è atteso, anche con una certa apprensione: l'Rt è salito, ma per fortuna non così tanto da riportare la regione in arancione. Il nuovo report del CTS di oggi, venerdì 19 febbraio, confermerebbe per il Piemonte le norme in corso. Stando alle anticipazioni diffuse da ANSA, sono quattro le regioni che passano dal giallo all'arancione in base ai dati del monitoraggio: Molise, Umbria, Campania ed Emilia Romagna.
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La notizia è stata ufficializzata anche dal presidente Alberto Cirio: «Abbiamo appena ricevuto la validazione dei dati del Report settimanale del Ministero della Salute. Il Piemonte si conferma in zona gialla. La pressione ospedaliera continua a scendere, con l’occupazione delle terapie intensive al 22% e quella dei posti ordinari al 33%. Anche l’Rt, seppur cresciuto leggermente rispetto alla scorsa settimana, resta sotto la soglia di allerta (quello puntuale si attesta a 0.96 e quello medio a 0.98). Sono segnali importanti e non smetterò di ripeterlo: non dobbiamo abbassare il livello di attenzione e continuare a essere prudenti. Ma dico anche che è assurdo che sia venerdì pomeriggio e che i cittadini piemontesi e italiani apprendano solo ora con certezza di che colore sarà la loro regione la prossima settimana. Apprezziamo l’impegno espresso in Senato dal premier Draghi per anticipare i tempi della validazione del Report e ora aspettiamo che questo impegno diventi realtà».
Icardi ha annunciato che la Giunta sta predisponendo una delibera con misure organizzative per contrastare la diffusione delle varianti: «Ci sarà un confronto con Prefettura e Anci per affrontare i dettagli del provvedimento, per ora solo in bozza. Università e zooprofilattico stanno facendo tipizzazioni del virus, abbiamo anche test per individuare le varianti. Sono previste zone rosse più ampie dei singoli comuni, se si presenta la necessità di isolare focolai: è fondamentale bloccare le varianti sul nascere».