Non tutto il Piemonte è zona "gialla": dalle ore 18 di oggi, infatti, scatta la prima zona rossa "mirata" a Re, il piccolo Comune del Verbano-Cusio-Ossola che rappresenta l'ultimo avamposto della Val Vigezzo prima del confine svizzero. Il presidente Cirio ha firmato ieri l'ordinanza, che durerà fino a venerdì 26 febbraio. Viene anche sospesa l’attività didattica in presenza nelle Scuole di ogni ordine e grado della Val Vigezzo, con ordinanze emesse dai sindaci.
La decisione è stata assunta dopo un incontro del presidente con i rappresentanti degli enti locali e i prefetti, presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. «Si è reso necessario dato l’improvviso incremento di casi registrato nell’ultima settimana a Re, quando su circa 750 abitanti sono emersi 37 soggetti positivi - spiega Cirio - Non sappiamo ancora se questi casi siano dovuti a una variante, ma è comunque una incidenza molto elevata e abbiamo ritenuto necessario intervenire per tutelare la salute delle persone che popolano la vallata».
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Nel circondario
Nei territori di Craveggia, Druogno, Malesco, Re, Santa Maria Maggiore, Toceno,
Villette si svolgono esclusivamente con modalità a distanza anche le attività scolastiche e
didattiche delle classi delle Scuole primarie e del primo anno di frequenza delle Scuole
secondarie di primo grado, statali e paritarie, mentre sono sospesi i servizi educativi pubblici e privati per l’infanzia nonchè le Scuole dell’infanzia, statali e paritarie. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Le aziende sanitarie locali competenti devono disporre il monitoraggio quotidiano mediante contact tracing per i Comuni della Val Vigezzo e della provincia di Biella.