Mondovì, a che punto è la modifica del Piano regolatore? La revisione è andata a rilento: «Prima volta in Piemonte per una procedura come questa»
Febbraio 2017. Quattro anni fa rispetto a oggi, quattro anni prima delle elezioni comunali dell’epoca. Quella è la data in cui si capì che la discussione sulla variante al Piano regolatore di Mondovì – il più importante strumento di pianificazione urbanistica della città – sarebbe finita gambe all’aria. Perché fu lì che si frantumò esplicitamente l’asse interno della maggioranza di allora, con la Lega da una parte e Mondovì Oltre dall’altra. Il risultato è che il sindaco Viglione si trovò costretto a rinviare l’approvazione della “bozza tecnica” di revisione. Sono passati quattro anni, e che cosa è accaduto? In pratica è stato fatto un “giro di boa” quasi completo, con l’intera progettazione ricominciata da capo. Che, tra l’altro, ha dovuto fare i conti con un procedimento inedito: era la prima volta che in Piemonte si seguiva una variante con questa procedura.
È l’assessore all’Urbanistica, Sandra Carboni, a spiegarci il punto: «Per la revisione del PRG fu scelto, a suo tempo, di ricorrere alla struttura dettata dall’art. 14-bis della L.R. 56/77. Ed è una modalità che fino a oggi non è ancora giunta sui tavoli regionali da parte di alcun Comune piemontese». E questo cosa comporta? (...) Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 24 febbraio 2021. Sei abbonato on line? CLICCA QUI e leggi la news completa
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