«Noi ristoratori non siamo untori». Frighi pieni e tanta perplessità per il ritorno del Piemonte in zona arancione

«Nel caffè non troverete la variante brasiliana e nel ripieno dei ravioli quella inglese. La notizia della zona arancione ha buttato tutti noi, ancora una volta, nel baratro e nella disperazione». Elena Canavero della storica trattoria “Da Lele” di Murazzano scrive al presidente Cirio.

«Noi ristoratori non siamo untori». Frighi pieni e tanta perplessità per il ritorno del Piemonte in zona arancione
«Noi ristoratori non siamo untori». Frighi pieni e tanta perplessità per il ritorno del Piemonte in zona arancione

«Noi ristoratori non siamo untori».. Elena Canavero è una giovane imprenditrice che ha deciso di seguire le orme della propria famiglia da anni nel mondo della ristorazione. Lavora nella storica trattoria “Da Lele” di Murazzano, locale conosciuto e stimato, meta di tanti avventori da sempre. Ora lo sconforto per il passaggio del Piemonte in zona “arancione” da lunedì, con l’Rt che ha superato il livello 1 e con tanto di nuova chiusura dei ristoranti (con la sola possibilità di asporto e delivery) ha preso il sopravvento e scrive direttamente al presidente della Regione, Alberto Cirio, per fare sentire la voce anche dei giovani ristoratori.

«Noi ristoratori non siamo untori». La lettera a Cirio

«Carissimo presidente – scrive Elena nella missiva –. Il 2020 l’ho finito menzionando una canzone di Vasco Rossi: “Voglio proprio vedere come va a finire”, purtroppo non è cambiato niente. Non sono laureata e non faccio parte del Comitato scientifico, ma sono una giovane mamma con la passione della ristorazione. Ho dedicato tutta la vita a questo lavoro e non faccio altro che servire ai tavoli. Parlo a nome mio e a nome di tutti i ristoratori e baristi che vivono nella paura e nella precarietà di esser cambiato di categoria dal giorno alla notte. Continuando a colorarci di arancione, caro presidente, mettete in difficoltà il nostro settore. Abbiamo esaudito le vostre richieste, ci siamo adattati al metro tra una persona e l’altra, ai tavoli per un massimo di quattro persone, abbiamo limitato gli orari e insegnato alle persone come lavarsi le mani. Ci siamo adeguati a fare i controllori, i vigili, ci siamo sentiti tutto tranne che camerieri, baristi e cuochi. Siamo stati disposti a tutto quello che ci avete imposto ma, a conti fatti, non è servito a nulla. Sono certa che, se ce lo chiedeste, saremmo anche in grado di portare i vaccini nei vassoi. Chiedendoci di sacrificarci, ci lasciate con i frighi pieni e tanta perplessità: così facendo, state considerando noi ristoratori “come untori”. Trovandoci costretti a chiudere ancora, ma vi assicuro che nel caffè non troverete la variante brasiliana e nel ripieno dei ravioli quella inglese. La notizia della zona arancione in Piemonte ha buttato tutti noi, ancora una volta, nel baratro e nella disperazione, per non parlare dei nostri ragazzi e ragazze che lavorano con noi rinunciando a tutto. Ho scritto questo sfogo con la consapevolezza che nulla cambierà, che ci chiuderete ancora, ma con la speranza che capirete quanto tutto questo non stia permettendo ad un intero settore di svegliarsi sereno ogni mattina».

 

Il Piemonte torna zona arancione. Ministero della Salute: «Regione a rischio alto»

 

Scopri anche

Niella Tanaro fioritura Nigella

Niella Tanaro festeggia la fioritura della Nigella: festa spostata il 3 giugno

Avrebbe dovuto tenersi sabato 27 maggio, ma il maltempo obbliga l'organizzazione a spostare la festa della fioritura della Nigella, nelle stesse modalità e orari, a sabato 3 giugno. Il fango presente al campo sperimentale rende...

Mondovi’: primo incidente alla nuova rotonda di Otteria

Primo incidente, nel pomeriggio di oggi (sabato 27 maggio), alla nuova rotonda di Otteria a Mondvi', realizzata da qualche giorno. Un motociclista ha perso il controllo del proprio scooter incappando in una buca, scivolando...
Caccia aperta alla peste suina

Peste suina: consiglio a Bossolasco con le Unioni montane dell’Alta Langa e del Cebano

Il problema della peste suina continua a tener banco in tutta la Granda e, in particolar modo, nei territori al confine con la Liguria e la Valbormida ligure, dove, allo stato attuale, vige l’allerta...
Spazzamondo Mondovì

«Tutto bello pulito» con “Spazzamondo”: più di 500 le adesioni a Mondovì

Una pacifica invasione di magliette arancioni (con lo slogan «Tutto bello pulito»): a Mondovì sono state più di 500 le adesioni a “Spazzamondo”. Gli alunni degli Istituti superiori cittadini sono impegnati a Piazza, mentre...

Mondo Acqua: rinviati a giudizio gli imputati, patteggia la dipendente

Nell'udienza odierna relativa al processo "Mondo Acqua" il gup del Tribunale di Cuneo si è espresso rinviato a giudizio i quattro imputati. La dipendente ha invece chiesto e ottenuto il patteggiamento di pena (10...
MuEnSa - Musei entroterra savonese

Nasce MuEnSa per valorizzare il ricco patrimonio artistico-culturale ed il territorio dell’entroterra savonese

Attraversare la storia per approdare fino ai giorni nostri: una sinergia e una collaborazione nata tra soggetti pubblici e privati per valorizzare l’entroterra savonese, è questo il cuore di MuEnSa, Musei Entroterra Savonese, il...