Il momento è delicato, anche per loro. Stiamo parlando degli allevatori di pecore di razza “Delle Langhe”, ultimi garanti di una tradizione centenaria che, senza di loro, andrebbe sicuramente perduta. Sulle nostre colline rimangono infatti ormai pochi animali dell’antica razza langarola, che un tempo veniva allevata in quantità un po’ ovunque sui pascoli e che invece ora “resiste” soltanto in una manciata di cascine e aziende agricole, che caparbiamente continuano a puntare sugli animali in grado, per tanti anni, di rappresentare il perno dell’economia dell’Alta Langa. L’emergenza Covid che ha segnato l’ultimo anno, per forza di cose non ha risparmiato neanche il settore dell’allevamento. Se poi, nello specifico, si analizza un tipo di allevamento come questo, decisamente “di nicchia”, le cose non possono che complicarsi ulteriormente. Insomma, la situazione è e resterà delicata verosimilmente ancora per un po’, come ci aveva spiegato già qualche settimana fa l’allevatore di Paroldo Claudio Adami, presidente del Consorzio di tutela del Murazzano Dop. Le prolungate chiusure di bar, ristoranti e locali hanno causato, inevitabilmente, un calo delle vendite del pregiato formaggio di Langa. Come se non bastasse, allo stesso tempo, si è assistito anche ad un crollo dei prezzi della carne ovina. Ora, con il ritorno del Piemonte in “zona arancione”, la situazione non sarà certo migliore, se si considera inoltre che il periodo di Pasqua storicamente è sempre stato quello in cui si concentravano le maggiori vendite di carne.
Murazzano Dop: un’eccellenza della tradizione, che rischia di scomparire
Gli allevatori di Langa comunque sono gente tosta, abituata da sempre ad affrontare le sfide di ogni giorno a testa alta, così la giovane Valentina Allaria, 25enne murazzanese, titolare dell’apprezzata azienda agricola “Il Forletto”, ha lanciato proprio questo week-end una simpatica iniziativa per sostenere il settore: “Adotta una Pecora delle Langhe”. Sulla pagina Facebook dell’azienda si legge: “Alleviamo esclusivamente pecore di razza Delle Langhe, da cui ricaviamo il latte per la produzione dell’ormai raro formaggio Murazzano Dop. Una scelta precisa, a salvaguardia di un patrimonio faunistico e gastronomico tipico del nostro territorio, oggi purtroppo a rischio estinzione. Con un contributo di 50 centesimi al giorno è possibile adottare per un anno una pecora e provvedere al suo sostentamento e alle sue cure. Le nostre “langhette” sono dolcissime, intelligenti, alle volte buffe, ci piacerebbe farvele conoscere. Aderendo all’iniziativa si potrà scegliere se ricevere a casa un assortimento dei nostri formaggi e latticini artigianali dal valore di 50 euro, oppure se venire a degustarli direttamente in azienda».
Zona arancione: «Temiamo sarà una Pasqua difficile»
«Ci troviamo in una situazione di grande incertezza – ci spiega Valentina –. Non sappiamo ancora che Pasqua sarà per noi, in termini di vendite di agnelli, di formaggio e di latte, perché lavoriamo solo una parte della materia prima. Finora, per fortuna, siamo riusciti a vendere abbastanza formaggi. Durante il primo lockdown abbiamo fatto molti “pecorini”, formaggi che non hanno bisogno di essere commercializzati in breve tempo, ma che possono anche restare lì ed essere venduti poi poco alla volta, cosa impossibile invece con il “Murazzano”, formaggio fresco che va commercializzato subito dopo la produzione. Questa scelta ha pagato e ci ha permesso di restare a galla. Ora però è tutto diverso. Non riuscendo, per ora, a decifrare i prossimi mesi, abbiamo quindi pensato all’iniziativa “Adotta una pecora”, per sostenerci e allo stesso tempo consentire al consumatore di provare i nostri prodotti d’eccellenza».