«Piemontesi, sappiate che studi sterminati hanno stabilito non solo che per Covid-19 l’idrossiclorochina è inutile, ma che è anche pericolosa». All'indomani dell'aggiornamento dei protocolli Covid della Regione Piemonte per curare i pazienti a casa, arrivano le critiche da parte di Roberto Burioni, virologo presso il "San Raffaele" di Milano e noto al grande pubblico come divulgatore su "Che tempo che fa". «Se qualche “medico” ve la prescrive "buttatela nel cesso" e cambiate medico», ha aggiunto in un tweet.
Il nuovo protocollo per la presa in carico a domicilio dei pazienti Covid effettuata dalle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta era stato illustrato nei giorni scorsi dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi: «Introduciamo l’utilizzo dell’idrossiclorochina nella fase precoce della malattia, insieme a farmaci antinfiammatori non steroidei e vitamina D. In più, prevediamo la possibilità di attivare “ambulatori Usca” per gli accertamenti diagnostici altrimenti non eseguibili o difficilmente eseguibili al domicilio, ottimizzando le risorse professionali e materiali disponibili».
Precisa la Regione: «Riguardo ai provvedimenti terapeutici consigliati, accanto a eparina, steroidi e antibiotici il protocollo piemontese introduce farmaci antinfiammatori non steroidei, Vitamina D e idrossiclorochina, dopo che il Consiglio di Stato ne ha consentito la prescrizione off label (ovvero al di fuori delle modalità previste dalla scheda tecnica nel foglietto illustrativo, ndr) sotto precisa responsabilità e dietro stretto controllo del medico».
Piemontesi sappiate che studi sterminati hanno stabilito non solo che per COVID-19 l’idrossiclorochina è inutile, ma che è anche pericolosa. Se qualche “medico” ve la prescrive buttatela nel cesso e cambiate medico velocemente. https://t.co/NTQTVGC6FW
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 7, 2021