Dopo l’annuncio, nella tarda serata di martedì 9 marzo, del presidente Alberto Cirio ora è arrivata la comunicazione ufficiale delle Regione Piemonte: dal 15 marzo partirà l’adesione ai vaccini per gli over 70 (fascia 70-79anni) attraverso il portale www.ilpiemontetivaccina.it. Dalla stessa data i medici di famiglia inizieranno a caricare le adesioni alla vaccinazione anche per le 13 tipologie di soggetti estremamente vulnerabili individuate dal piano nazionale.
COSA FARE – Chi ha tra 70 e 79 anni (nati nel 1951 compresi) potrà esprimere la preadesione alla vaccinazione sul portale www.ilpiemontetivaccina.it. La richiesta arriverà in modo automatico al medico di famiglia, che si accorderà con l’assistito per fissare la data della vaccinazione ed eseguirla con il vaccino AstraZeneca nel suo ambulatorio, oppure in un ambulatorio di medicina di gruppo o in uno messo a disposizione dall’azienda sanitaria del territorio. In Piemonte la fascia 70-79 anni comprende 480.000 cittadini, 17.000 dei quali già vaccinati in quanto ospiti di una Rsa.
Le persone estremamente vulnerabili esprimeranno l’adesione direttamente al proprio medico di famiglia. La vaccinazione verrà effettuata presso uno dei punti vaccinali della propria Asl attraverso i vaccini Pfizer e Moderna. La comunicazione della data e del luogo della somministrazione verrà inviata dalla Regione via sms e/o posta elettronica. Rientrano in questa condizione coloro che sono affetti da una delle 13 patologie indicate dal piano nazionale: malattie respiratorie; malattie cardiocircolatorie; condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica; diabete e altre endocrinopatie severe quali il morbo di Addison; fibrosi cistica; pazienti sottoposti a dialisi; malattie autoimmuni e immunodeficienze primitive; malattie epatiche; malattie cerebrovascolari; patologie onco-ematologiche ed emoglobinopatie; sindrome di Down; trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche, grave obesità.
Potranno manifestare l’adesione alla vaccinazione anche i caregiver, ovvero coloro che convivono con pazienti affetti da alcune specifiche patologie. Sclerosi laterale amiotrofica; sclerosi multipla; paralisi cerebrali infantili; trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni; grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza; malattie autoimmuni con associata immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico; pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; genitori di pazienti onco-ematologici ed emoglobinopatie sotto i 16 anni di età; pazienti con trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche (in lista di attesa e sottoposti a trapianto emopoietico dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura) o trapiantati al di fuori di queste tempistiche che abbiano sviluppato complicazioni.
l 16 marzo inizierà invece la vaccinazione degli oltre 6000 disabili presenti all’interno delle comunità residenziali e semiresidenziali del Piemonte. Intanto prosegue la vaccinazione delle persone con più di 80 anni con i vaccini Pfizer e Moderna. Sono più di 130.000 gli over80 finora vaccinati in Piemonte (oltre 20.000 all’interno delle Rsa). «Tutte le persone che hanno preaderito, in totale 306.000, verranno chiamate man mano che arriveranno i vaccini da Roma» sottolinea la Regione Piemonte.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio osserva che: «abbiamo somministrato l’87% delle dosi disponibili per il nostro territorio e siamo la prima, tra le grandi regioni d’Italia, per percentuale di popolazione già vaccinata. Ma non basta. L’Italia deve andare più veloce e per farlo bisogna potenziare la dotazione di vaccini. Chiediamo al Governo di darcene di più». Per ulteriori info PIEMONTE INFORMA
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