«In condizioni normali, qui in paese, i piccioni non sono mai stati un problema. Se però alcuni cittadini lasciano cibo per loro sui balconi, la situazione cambia. Gli animali infatti iniziano ad arrivare in grandi quantità, sporcano ovunque e la loro presenza “in massa” diventa un problema, sia per i vicini di casa, sia per l’intera collettività, anche da un punto di vista sanitario e dell’igiene pubblica». Il sindaco di Clavesana, Luigino Gallo, spiega così l’ordinanza da lui stesso emessa venerdì 19 marzo per vietare, sul territorio di Madonna della Neve, “di somministrare, sia su suolo pubblico sia su suolo privato, ai piccioni ed ai colombi granaglie, sostanze di scarto e avanzi alimentari. È obbligo dei proprietari di edifici in ambito urbano – si legge inoltre –, esposti alla nidificazione ed allo stazionamento dei piccioni, mantenere pulite da guano o da uccelli morti le aree private sottostanti i fabbricati e le strutture interessate dalla presenza dei volatili”. Obbligo anche di schermare con apposite reticelle o altra modalità idonea, ogni apertura di soffitte, solai, sottotetti, al fine di impedire l’accesso ai piccioni per il riparo e la nidificazione. «Vista la mancanza di uno specifico regolamento comunale sul tema – aggiunge Gallo – si è reso necessario emanare un’ordinanza specifica, in modo da poter sanzionare gli eventuali trasgressori. Confidiamo comunque sul fatto che i cittadini, una volta appreso il contenuto dell’ordinanza, si comportino secondo le regole, in modo da risolvere tempestivamente la situazione senza dover fare multe». Nell’ordinanza si legge infatti che i contravventori potranno essere puniti con una sanzione amministrativa compresa tra i 25 e i 500 euro.
Troppi piccioni a Clavesana: il Comune vieta di dar loro da mangiare
Ordinanza del sindaco Gallo: «La presenza “in massa” dei volatili diventerebbe un problema anche dal punto di vista sanitario». Multe fino a 500 euro