La classifica degli Assoluti d’Italia di Enduro, per ora, parla tutta Monregalese: primo Wil Ruprecht 53 punti, secondo il compagno di squadra Matteo Cavallo, a 42. Entrambi arruolati nel Tm Boano di Caraglio, arrivano però da posti e storie parecchio lontani. Matteo, classe ’95, di Lesegno ormai è un nome noto nel panorama mondiale e quest’anno è tornato alle origini nella scuderia che lo lanciò nel mondo dei “pro”.
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Nell’ultima prova alla “citta del marmo” di Custonaci, oltre che dominare nella classe 250, si è piazzato subito dietro a Ruprecht. Wil, 23 anni, arriva invece da Sydney, ma è tesserato col il Moto Club Dogliani. In terra siciliana per ben due volte ha portato il nome del paese langarolo sul gradino più alto del podio. Ma da dove arriva questo legame? Lo abbiamo chiesto a Franco Ghidini, presidente da più di 20 anni del Moto Club.
Wil Ruprecht del Moto Club Dogliani, è corretto?
Sì, ne siamo fieri. Jarno Boano, titolare del suo team, è un caro amico e ci ha chiesto, ad inizio stagione, se fossimo interessati… Non ci ho pensato mezzo secondo. Ruprecht è principalmente un pilota Tm, di cui Boano è divenuto il Team ufficiale, ma quando arriva un rider dall’estero si fa prima il tesseramento presso un moto club per ottenere la licenza italiana. Generalmente i “top” vanno nell’area lombarda, invece questa volta si è pensato a una squadra del territorio.
Cosa comporta ciò nella pratica?
È la società di Dogliani che formalmente fa richiesta, si occupa della parte burocratica. Abbiamo, ad esempio, contattato il consolato di Sidney per il visto e, quando posso, lo seguo da vicino in assistenza. Come negli Under 23 ad Arma di Taggia, gara in cui si è potuto allenare.
È al debutto in Italia?
Wil è arrivato nel nostro paese già l’anno scorso, con licenza australiana. Alla prima gara aveva fatto come in Sicilia l’altro fine settimana: primo in tutte e due le prove. Alla prima prova di Brescia, quest’anno, è arrivato quarto assoluto. Ma aveva usato la moto solo da quattro giorni.
Un talento naturale…
Sì, anche e soprattutto sotto l’aspetto caratteriale. Nel Team troviamo tutti piloti molto rispettosi e umili. Matteo Cavallo lo conosciamo tutti, un ragazzo d’oro. E di Wil parlano tutti bene. Come gli altri atleti stranieri del team, è ospitato a Pradleves. Una curiosità: lo ha seguito nella sua avventura anche la sua ragazza, australiana ma di origine italiana, che però non aveva ancora mai avuto modo di tornare nel nostro paese.
Capitolo Moto Club Dogliani, tanta passione e lavoro?
Noi è dall’87 che ci siamo. Abbiamo un centinaio di iscritti, la maggior parte sono licenziati nell’agonismo (abbiamo raccolto nel corso degli anni anche titoli italiani), ma Ruprecht è il primo pilota professionista. Organizziamo eventi, non a cadenza annuale, ma puntiamo sulla forza dell’organizzazione.
Cosa vuol dire Enduro?
Lo dice già la parola stessa. Significa stare anche 6-7 ore in moto, lo speciale è di tre tipi e spesso su terreni difficilissimi. In centro a Spoleto lo scorso anno si è corso sull’acqua nell’extreme test (ad ostacoli). Per me è una passione grande, di lavoro faccio tutt’altro. Ho anche corso, ma me la cavo meglio come presidente…