Il commercio ambulante, sia itinerante, che dei mercati, che delle fiere, è in ginocchio e gli operatori invocano una ripartenza non più procrastinabile. «Le imprese – afferma Gualtiero Chiaramello, presidente del Sindacato Venditori Ambulanti e su Aree Pubbliche Fiva - Confcommercio Cuneo – non sono in grado di reggere ancora per molto. Il 31 marzo scorso si è riunita la Giunta nazionale di Fiva-Confcommercio, di cui fanno parte i colleghi Roberta Baudino e Battista Marolo ed in quella sede si è deciso di organizzare manifestazioni di protesta in tutta l’Italia, da tenersi mercoledì 7 aprile, quindi dopo la zona rossa pasquale, per sensibilizzare l’opinione pubblica ed il Governo rispetto alla situazione disastrosa nella quale versa l’intera categoria del commercio ambulante e su aree pubbliche».
Nel documento approvato al termine della Giunta nazionale di Fiva-Confcommercio si evidenzia “la situazione della categoria pesantemente penalizzata dalle chiusure e fortemente discriminata sul piano dei ristori, assolutamente insufficienti a coprire le perdite e per la sopravvivenza delle imprese”, la discriminante sulla vendita di taluni articoli di abbigliamento permessa in ambiti di sede fissa, l’inattività da più di un anno degli ambulanti fieristici e coloro che operano in occasione di eventi sportivi e musicali. Le linee guida per i mercati e le fiere previste dai diversi provvedimenti governativi ed approvate dalle Regioni garantiscono una sicurezza adeguata al contenimento del contagio per un settore come quello ambulante e su aree pubbliche che lavora all’aria aperta. «L’appello che lanciamo – precisa Chiaramello – è indirizzato al Governo, alle Regioni e alle Amministrazioni comunali, ai quali chiediamo di riaprire i mercati e le fiere, nel rispetto delle regole di sicurezza, entro la settimana successiva alla Pasqua, perché le imprese non possono aspettare oltre; non è un ricatto ma un dato di fatto, si rischiano innumerevoli fallimenti». «Siamo al fianco – interviene Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo – degli ambulanti, fortemente colpiti dalla pandemia; sosteniamo quotidianamente le loro istanze, come quelle di tutte le categorie rappresentate, presso le sedi istituzionali ed auspichiamo un intervento forte del Governo per evitare situazioni spiacevoli non facilmente controllabili».
«Riaprire tutte le categorie nei mercati rionali»: la Regione Piemonte scrive al Governo
«Estendere a tutte le categorie del commercio la vendita su area pubblica, nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid-19». Lo chiede la Regione Piemonte nella lettera firmata dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori al Commercio Vittoria Poggio e alla Semplificazione Maurizio Marrone. «Siamo consapevoli delle estreme difficoltà degli operatori del settore – si legge nella comunicazione inviata ai ministri della Salute Roberto Speranza, delle Finanze Daniele Franco e dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti – in particolar modo di quello extra-alimentare, quale effetto dei divieti introdotti dei recenti Dpcm che, come è noto, prevede la presenza sulle aree mercatali dei soli generi alimentari, florovivaistici e agricoli. Riteniamo che il ruolo cardine del commercio di prossimità offerto dai mercati rionali all’aperto vada salvaguardato sia per la funzione sociale, ma soprattutto per l’aspetto occupazionale. Per queste ragioni pur nel rispetto di tutte le norme di prevenzione sanitaria del Covid-19, portiamo alla vostra attenzione, sapendo che il Governo è intento a ragionare sull’eventuale rimodulazione delle restrizioni previste, di valutare la possibilità di ammettere tutte le categorie di commercio al dettaglio su area pubblica».