Mezzo secolo fa era tutto collegato. Tra Filatoio, Preosa e via per San Giovanni un percorso ad anello nel cosiddetto “Boschetto del Rivo” che avvolge il centro abitato di Carrù. Ora, il Comune ha messo nero su bianco l’idea di ripristinare l’antica via, allungando quella già presente e percorribile: 6 km e mezzo in totale, immersi nella natura, da affrontare con comodo a piedi o, volendo, anche in bike. La proposta dell’assessore Christian Sciolla ha raccolto l’entusiasmo di sindaco e Giunta e ci si è mossi con la delibera: «È stata appurata la fattibilità di ampliare la rete cicloturistica con l’apertura di un nuovo segmento del Bosco del Rivo tra le Scuole medie e il ponte della Preosa».
Già perché intanto, dopo la “pausa” invernale, il sentiero del boschetto del Rio di Carrù è tornato libero e percorribile. Con accesso dalla via delle Scuole medie è possibile fare una piacevole traversata all’aria fresca tra fiori, acqua, alberi e anche una mini-foresta di bambù. Un percorso, quello attuale, non particolarmente lungo che permette poi di sbucare in strada Monasteroli. Grazie al lavoro del biker amatoriale Francesco Toscano e dei volontari si è provveduto alla pulizia del sentiero.
L’altro “pezzo” di sentiero attualmente percorribile prevede una camminata dalla scalinata del castello di Carrù per poi scendere fino all’ex Filatoio. Con il nuovo progetto sarà poi tutto collegato, con la possibilità di integrare come varco d’accesso anche un altro piccolo “fiore all’occhiello” del paese: il sentiero panoramico di Rocca Pettiti, che si snoda a partire della centralissima panchina gigante in piazza Divisione Alpina Cuneense.
Per l'estate sarà pronto
Tempistiche? «Diciamo che – spiega proprio l’assessore Sciolla – dipende tanto dal “meteo” dei prossimi week-end, visto che facciamo affidamento sul “lavoro” di appassionati: volontari, ciclisti e il gruppo dei “Rider Carrù” (che qui gli scorsi anni aveva fatto scorrere un pezzo del tracciato del “Duathlon carrucese, ndr). Confidiamo per l’estate di offrire questa bella passeggiata a tutti. Abbiamo interpellato i proprietari dei terreni privati e ci hanno assicurato la loro disponibilità».
Per il turismo “local”, in questi tempi di uscite “a due passi” da casa, è una carta in più da giocare. Il cicloturismo è l «alleato per sostenere la ripresa turistica, messa in ginocchio dalla pandemia, e per fruire delle bellezze del territorio all’insegna dell’ambiente e della sostenibilità». E quello su «due ruote» – scrive il sindaco Nicola Schellino – «rientra perfettamente in ciò che viene definito la nuova economia “low touch”, l’economia del distanziamento sociale, un nuovo modo di fare business dove sicurezza, salute, distanziamento, corto raggio muovono le nostre abitudini ed i nostri consumi».