Vaccinavano amici e parenti, facendoli passare davanti ad anziani e soggetti deboli. Sono in 15 a essere finiti indagati: medici, infermieri e anche il responsabile del punto vaccini. Avviene in Sardegna, a Oristano, ma la firma sul fascicolo della Procura è quella di un magistrato che a Mondovì è molto noto: il dr. Ezio Domenico Basso, per anni sostituto procuratore a Mondovì quando esisteva la Procura monregalese.
Basso è in servizio a Oristano come procuratore capo dal 2015 - LEGGI QUI. Sostituto procuratore a Mondovì sino al 2010, fu poi in incarico a Vercelli. Legatissimo al monregalese, dove ha ancora numerosissimi amici e conoscenti e dove da anni ricopre il ruolo di Gran Maestro della Confraternita frabosana della raschera.
L'indagine che ora ha in mano è di quelle balzate in tutte le cronache nazionali: «Un fatto che ritengo gravissimo - ci racconta il dr. Basso -, e mi rifaccio alle esatte parole che ha pronunciato il premier mario Draghi: con quale coscienza si può fare una cosa del genere?». L'inchiesta riguarda una quindicina di persone, per ora, ma potrebbe allargarsi se le ipotesi di reato non si fermassero ai vaccinatori ma si estendessero anche ai vaccinati. Che cosa avveniva a Oristano? Avveniva questo: medici e infermieri, in barba al piano vaccinale (che prevedeva che le liste dei vaccinati dovessero includere anziani over-80, soggetti nelle RSA oppure fasce protette come sanitari e forze dell'ordine), avrebbero somministrato il vaccino Pfizer ai loro parenti, anche non quelli più stretti, e forse anche ad amici o conoscenti. I NAS hanno depositato in Procura a Oristano una prima informativa, ma gli accertamenti non sono finiti.
Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 14 aprile 2021