«Questo non è solo uno sport, è una cultura»

“Ale” Barbero a 38 anni è quarto nel ranking mondiale, nell’anno in cui il Bmx Freestyle debutta alle Olimpiadi (ma l’Italia non ci sarà). Per Parigi 2024 «Ci sono occasioni per esserci, valuto anno per anno»

Alessandro Barbero mostra la "paginata" a lui dedicata sul quotidiano sportivo "Tuttosport"

«Son cinque anni che mi chiedono quando smetto. Diciamolo: tipica mentalità italiana…». Nel 2023 avrà 40 anni ed Alessandro Barbero, da Ceva, nel volo acrobatico in sella alla sua Bmx è quarto al mondo nel ranking Uci. Quest’anno il suo sport, Bmx Freestyle Park, debutterà alle Olimpiadi di Tokyo: otto qualificati più una “white card”, ma per l’Italia purtroppo non ci sarà spazio. Il rammarico di “Ale” lascia però spazio a ben altro: «Provare per Parigi 2024? Ci sono buone occasioni, vedremo. Purtroppo non nascondo un rapporto difficile con la Nazionale».

Scorrendo il ranking mondiale sei il più “anziano”, ma ti mantieni al vertice…

Adesso sono quarto, ci stiamo godendo questo momento. Il livello è altissimo, riuscire a stare nei top 20 è un bel traguardo. Sono onesto. Vado avanti anno per anno: sto bene: quando giro non mi manca la fluidità e non mi sento diverso da cinque anni fa. In Italia c’è questo tetto “sociale”: a 30 anni nello sport (e non solo) sei già vecchio. Basta vedere, ad esempio, cosa succede con Valentino Rossi. Ma non è scritto da nessuna parte. Ci vuole il coraggio di provare fino in fondo. Andare in Bmx per me è vitale.

Bmx Freestyle alle Olimpiadi, ma senza l’Italia e il suo atleta migliore. Che effetto ti fa?

Sono contento che venga riconosciuto questo sport, che richiede tanto sacrificio. Nasce dalla strada, non nelle élite e le Bmx si vedono girare dappertutto. Spiace certamente. In Italia il movimento fatica a decollare, se si guarda a cosa succede negli altri paesi.

Che cosa vuol dire “fare Bmx”?

È uno sport “spietato”, deve esserci una potenza enorme dentro che ti guida. Io ho giocato a calcio col Tre Valli negli Allievi nazionali, ho praticato snowboard a livello agonistico, vincendo anche un titolo italiano. Però il rischio e il brivido che ti dà un minuto di “run” sono impareggiabili. Di notte, a volte, mi sveglio con i crampi alle braccia. Ed è anche uno sport di “meditazione”, ci vuole grande allenamento a livello fisico: devi girare il doppio di quelli più forti di te. Io due volte a settimana faccio palestra, oltre che “attivazione” a digiuno. In pista giro quotidianamente, poi mi occupo del Cobra team, del Bike park a Priero, del rapporto con i brand e della bici a 360° tra restauro e collezione.

In questo mondo si parla del possibile ingresso dei “corpi sportivi” militari così come nello sci o nel ciclismo. Cosa ne pensi?

Lo dico con una battuta: “uno sbirro non può andare in Bmx”. E mi spiego: questo non è solo uno sport, è una cultura. È un modo di andare contro il sistema: io ho girato e giro in strada, ho rotto qualcosa e mi sono anche preso le mie denunce. Su certi garage, su certi appigli vedi creatività. Poi c’è un altro discorso: le sponsorizzazioni dei brand che verrebbero inevitabilmente a mancare. Io ascolto Tupac, Dmx, i Metallica… fanno parte di questo mondo. Si andrebbe in questo modo contro 20-25 anni di cultura. Poi, ovviamente, ognuno è libero di fare ciò che vuole.

Torni ancora spesso negli Stati Uniti? E dove ti vedremo in gara prossimamente?

Ho sempre fatto avanti e indietro, a parte l’ultimo anno per cause di forza maggiore. Questo sport nasce dal mondo anglosassone e negli Usa “girano” tantissimo. Adesso guardo alle gare ai primi di giugno a Montpellier. Più difficile invece, per i discorsi legati all’isolamento preventivo, il test a Tokyo.

Bmx Freestyle, il criterio d’ammissione alle Olimpiadi – ll ranking olimpico UCI viene calcolato sommando i punteggi dei due migliori atleti di ogni nazione, tenendo conto dei Mondiali, dei 6 migliori risultati in migliori risultati in Coppa del Mondo, di un Campionato Continentale e Nazionale e dei 6 migliori risultati nelle competizioni C1. La prima nazione in graduatoria ha a disposizione due posti, mentre quelle dalla seconda alla quinta un posto.

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