La provincia di Cuneo resta zona rossa: i numeri del contagio non scendono, l'incidenza resta sopra la soglia dei 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti
I numeri non lasciano scampo: la provincia di Cuneo resta zona rossa. Le classi II e III Media e tutte le Superiori restano in didattica a distanza, non riaprono parrucchieri ed estetisti, non si può circolare liberamente neppure nei confini comunali.
Il verdetto, che L'Unione Monregalese ha anticipato ieri sera in questo articolo, era atteso e purtroppo inevitabile. L'incidenza del contagio non è sceso sotto la soglia sperata, quella dei 250 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Sabato era a 266, domenica a 272, ieri a 276. L'ultimo dato comunicato dalla Regione Piemonte è di incidenza pari a 277, nettamente superiore alla soglia di allerta.
Il presidente Alberto Cirio: «In linea con il nuovo decreto, che prevede in questi casi misure più restrittive, la Regione Piemonte si trova obbligata a prorogare la permanenza della provincia di Cuneo in zona rossa fino a domenica 18 aprile. Venerdì 16 aprile si procederà a una nuova verifica dell’evolversi della situazione, per analizzare la possibilità, in caso di miglioramento dei dati, di anticipare l’ingresso in zona arancione già dal weekend».
Parliamo dell'indice di incidenza dei contagi, ovvero il numero di nuovi casi settimanali in rapporto alla popolazione LEGGI QUA PER CAPIRE DI CHE SI TRATTA. La soglia che segna il passaggio tra zona arancione e rossa è 250 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti. Venerdì 9 aprile la Regione aveva confermato che la Granda sarebbe stata "osservata speciale" fino alla data di oggi, martedì 13 aprile. La speranza era di veder scendere l'asticella, ma è avvenuto il contrario: è salita.
VUOI ESSERE SEMPRE INFORMATO?
Sì, voglio le news gratis in tempo reale - ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM - CLICCA QUI