«La nostra posizione rimane la stessa, ma ragioneremo per arrivare a un testo più condiviso». Così ad Agipronews il consigliere Claudio Leone (Lega) riguardo la proposta di modifica della legge piemontese sul gioco d'azzardo, il cui dibattito è iniziato questa settimana in Consiglio regionale (Leggi qui). «La retroattività della legge rimane il nodo più grande, riteniamo inopportuno precludere un'attività a chi aveva un diritto acquisito», spiega Leone. «Ho visto le dichiarazioni fatte dalle Minoranze, ma anche dalle altre forze di Maggioranza. Nei prossimi giorni si faranno le dovute valutazioni e da lì ci confronteremo per arrivare a una soluzione condivisa», conclude.
GIOCHI IN PIEMONTE, PUCCI (PRES. ASTRO): "NO A DIVISIONI IPOTIZZATE DA EX GOVERNATORE COTA, SETTORE COMPATTO PER REVISIONE DELLA LEGGE"
«Non è il caso di dividere il settore in questo momento di crisi. Condivido la posizione di sostegno al comparto dell'ex governatore Roberto Cota ma non su questo punto: l'esperienza di protesta del Piemonte – finalizzata alla modifica della legge del 2016 - nasce tra gestori (proprietari di sale e fornitori di bar e tabacchi), baristi e tabaccai. Queste ultime due categorie sono state le prime ad essere colpiti dalle restrizioni della norma». È quanto afferma Massimiliano Pucci, presidente di As.tro, commentando l'intervista rilasciata nei giorni scorsi a "La Stampa" da Cota, che condivide l'ipotesi di mantenere le restrizioni esistenti per le slot nei bar – «non vanno bene» ha detto - e procedere «con prudenza» per le tabaccherie. Discorso diverso per le sale, secondo Cota si tratta di «operatori professionali a cui bisogna consentire di svolgere la propria attività» e per i quali il distanziometro retroattivo «va fermato». Pucci ribadisce invece che «i pochi soldi di una slot a fine mese aiutano a superare la crisi economica profonda in cui versano bar e tabacchi, colpiti prima dalla legge regionale e poi dalla pandemia. Il settore deve essere compatto, troppe volte si è pagato lo scotto delle divisioni interne, non esiste una serie A e una serie B del gioco. Esiste chi fa gioco lecito contro chi fa gioco illecito».