«Quand’è che l’Amministrazione dirà le decisioni che intende assumere sul Polo logistico?». È la domanda che il consigliere del PD Paolo Magnino rivolge al sindaco Paolo Adriano. O meglio: una fra le domande a cui il sindaco dovrà dare risposta il 30 aprile, venerdì. In Consiglio comunale si tornerà a parlare del Polo logistico in progetto fra Pogliola e Breolungi. Uno dei temi più divisivi del dibattito cittadino. Divisivo per la pubblica opinione, tra chi lo considera una grande opportunità economica e occupazionale e chi lo vede come un mostro di cemento e asfalto da scacciare. Ma anche divisivo per la politica: fra maggioranza e minoranza a Mondovì, fra i partiti in campo sul territorio (è di qualche settimana fa la polemica fra Azione e Fratelli di Italia) e in un certo senso divisivo anche per la stessa Amministrazione comunale che non ha mai assunto una linea netta.
MAGNINO: «SI FACCIA CHIAREZZA»
Magnino evidenzia che su questo tema la discussione è sempre stata fumosa: «Il Consiglio comunale ha trattato della questione in occasione di una risposta a una mia interrogazione nel settembre-ottobre 2018 e, successivamente, in modo “spot”. Nell’ultimo DUP si dice che “è una tematica che le forze politiche devono condividere perché potrebbe risultare significativa per il nostro territorio, a condizione che ciò non pregiudichi gli aspetti ambientali e comporti significative ricadute occupazionali. Occorre quindi che l’Amministrazione comunale sia posta nelle condizioni di verificare l’esistenza o meno di un’area d’intervento». Tutto però è in mano alla Regione: la realizzazione del Polo di Mondovì verrà presa nel “Piano per la Logistica” attualmente in fase di lavorazione. Magnino chiede il punto della situazione: «Qual è lo stato dell’arte del tavolo di lavoro regionale?».
«UNO SCEMPIO: PIÙ GRANDE DI TUTTA SANT’ANNA»
Mentre il Comune discute, il Comitato ambientale dei contadini “Mondovivo” torna a dare battaglia. Lo fa con una foto scattata dalla mongolfiera di Giovanni Aimo che mostra le dimensioni dell’area logistica (nella sua massima espansione possibile, per ora solo ipotetica): «È impressionante – dice Paolo Rossi –: basta fare il confronto con la frazione di Sant’Anna per rendersi conto di quanto sarebbe grande». L’Associazione sarà presente sabato 8 maggio, giorno di mercato, a Mondovì Breo per distribuire volantini, borse ecologiche, diffondere le proprie idee alternative all’occupazione dei campi e soprattutto mostrare la foto-shock ai passanti. Nei mesi scorsi sono già state raccolte oltre duemila firme nella petizione di contrarietà al progetto.
L’IPOTESI ALTERNATIVA: IN AREA INDUSTRIALE
C’è però l’ipotesi (secondo alcuni molto più concreta) che il maxi Polo logistico fra Pogliola e Breolungi resti nel mondo delle idee. La Regione ha ribadito per ben due volte, in sede tecnica e politica, che il corridoio di transito Savona-Cuneo o Savona-Torino è sicuramente meno prioritario rispetto a quello alessandrino del “terzo valico” (il dott. Ezio Elia, responsabile del Settore Pianificazione Trasporti ed Infrastrutture della Regione, ha definito la rotta cuneese «di serie B» e l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi «di secondo livello»). Si fa strada un’ipotesi diversa, più sostenibile: un’area logistica meno impattante, senza consumare suolo ma recuperando ciò che già c’è come le aree industriali esistenti.