Nella serata di sabato 1° maggio, al Santuario del Deserto in Valle Bormida, il vescovo Egidio ha guidato la preghiera del Rosario, nell’apertura del “mese mariano” che quest’anno – su invito di Papa Francesco – viene vissuto nell’invocazione a Maria per la fine della pandemia da Covid, confidando nella soccorso della Madre del Salvatore e Madre nostra.
«Questo momento tribolato a causa della pandemia e molto preoccupante per le sfide economiche e sociali che la ripresa dopo il Covid-19 comporterà – ha detto il vescovo introducendo il Rosario –, ci fa sentire il bisogno di un aiuto dall’alto. In questi mesi abbiamo potuto sperimentare la nostra fragilità e i nostri limiti di fronte a questa tragica situazione. Tutto questo ci spinge a ritrovare la fiducia in Dio ed a bussare alla sua porta con la preghiera. E per arrivare al cuore di Dio, nel mese di maggio, secondo il suggerimento di papa Francesco, uniamo le nostre voci e ricorriamo alla Madonna, che come Madre misericordiosa comprende le nostre necessità». «Preghiamo per gli ammalati, e in modo particolare per tutti coloro che attualmente sono negli ospedali – ha concluso il vescovo –. Ma preghiamo anche per il futuro prossimo che ci sta davanti e la situazione lavorativa di tante persone. In questo 1° maggio, festa del lavoro, paradossalmente tanti uomini e donne temono per il futuro incerto e per le conseguenze che la perdita del lavoro può comportare. Il Signore illumini, infine, chi ci governa e chi può offrire lavoro, affinché ognuno possa, secondo le sue competenze e possibilità, sentirsi prossimo e solidale verso chi è in difficoltà».
AL SANTUARIO DI VALSORDA – Apertura del mese Mariano anche al Santuario di Valsorda in Valle Tanaro con la recita del Rosario e la messa celebrata dal vicario generale della diocesi di Mondovì, don Flavio Begliatti con il diacono Carlo Cardone. Per tutto il mese la messa sarà celebrata alle 7.30 del mattino