Una bambina di 9 anni, chiusa in casa, sente i tuoni e la pioggia che scende senza sosta. Un po’ preoccupata, si chiede come mai il papà non stia tornando a casa. Alla radio sta passando “Piove”, grande successo di Jovanotti del 1994. Perché è il 1994. E la bambina indossa un impermeabile di plastica giallo, che un po’ ricorda quello di Greta Thunberg: «Una coincidenza – spiega Sara Dho –. Quel colore giallo ha un altro significato: è quello delle scatoline delle sorprese degli ovetti “Kinder” della Ferrero, che vennero trascinati dal fiume sulle colline e che i ragazzini videro riemergere per giorni dal fango, dopo quei tre giorni devastanti dell’alluvione».
Parliamo del 4, 5 e 6 novembre ‘94. Una storia di acqua e fango. Una storia che nessuno aveva mai portato a teatro, fino a oggi. Lo ha fatto Sara Dho, 36 anni, attrice e regista vicese. «Questo spettacolo nasce due anni fa – ci racconta – e avrebbe dovuto debuttare nel giugno 2020… ma sappiamo come è andata, con l’emergenza Covid». Esordirà l’11 giugno a Milano. Un’opera scritta interamente da lei, di cui è l’attrice quasi unica, con la collaborazione di Roberto Dibitonto per le musiche (anche lui in scena) e Luigi Napolitano per le scenografie.
Sara, tu hai 36 anni e sei nata e cresciuta nel Monregalese: cosa ricordi dell’alluvione del ’94?
Avevo 9 anni, quando accadde. E la storia che porto in scena con “Acqua e fango” parte proprio da (...) Ulteriori particolari su L'Unione Monregalese del 9 giugno 2021. Sei abbonato on line? CLICCA QUI e leggi la news completa e la FOTOGALLERY
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