È un braccio di ferro che si regge su una questione di affitti, di conti economici e di spazi. Il contratto tra l'Unione Montana cebana e Acem (il consorzio che si occupa della raccolta rifiuti) per la locazione dei locali a San Bernardino, è scaduto e non è stato rinnovato. Anzi: è arrivato lo sfratto. Così il Consorzio ha deciso si trasferirsi: e la sede scelta sarà Mondovì, in un locale che verrà affittato a Breo in piazza Santa Maria Maggiore.
LO SFRATTO
A fronte di una nuova legge che parlava di una riduzione del canone negli affitti tra Enti, Acem e Unione Montana hanno dato interpretazioni molto diverse alla questione. Risultato: ad aprile, l'Unione Montana Cebana ha dato lo sfratto al consorzio che gestisce la raccolta rifiuti, con decreto di sfratto che toglie ad Acem la sede dal 1 ottobre.
Una situazione che sta creando più di un dissapore: all'assemblea del 12 luglio le assenze da Cebano e Val Tanaro erano molte. Il presidente del Cda di Acem, Adele Turco, ha spiegato così lo stato delle cose: «Gli spazi erano diventati inadeguati: non ci sono servizi a sufficienza, non possiamo avere un archivio. A fronte di un certo tipo di contratto ci si poteva opporre, ma non in queste condizioni. Abbiamo già avviato un'indagine di mercato per trovare altre sedi». Una scelta che punterebbe quasi sicuramente a Mondovì: «Siamo l'unico Consorzio ad avere, fino a oggi, una sede diversa dal Comune capofila».
Il Cd, dopo una serie di verifiche fatte sul territorio, aveva individuato quattro ipotesi: tre a Mondovì, ovvero l'ex collegio dei Geometri in corso Statuto, un locale in piazza Santa Maria Maggiore, e un locale, un tempo usato da una banca, in via Beccaria; una a Ceva, in via Garessio. «Non tutte, però, sono economicamente convenienti» ha aggiunto il Cda. Quella in piazza Santa Maria Maggiore, l'ex Bios, è anche immediatamente disponibile.
Gianluca Garelli, assessore all'ambiente del Comune di Ceva: «A giudicare dalle ultime assemblee, mi pare che la decisione di spostarsi a Mondovì sia già stata presa. Ma non mi pare la scelta più idonea dal punto di vista geografico. E credo che le assenze dell'assemblea di oggi lo dimostrino. Vi chiedo di pensarci bene». Il voto cebano è stato contrario.
Il sindaco di Torre, Renzo Taravello, ha lanciato un'ipotesi ulteriore: l'ex sede della Comunità montana Valli Monregalesi, che presto verrà messa in vendita.
Ma il problema sono i tempi: lo sfratto arriva il 1 ottobre. E alla fine la votazione è stata fatta: Acem si trasferirà a Mondovì.
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