«Dobbiamo cominciare a distinguere tra il contagiato e il malato in ospedale: mercoledì, in Commissione Salute, uscirà un documento su cui le Regioni sono d'accordo, in cui chiederemo al Governo di togliere l'incidenza dei positivi dai parametri che muovono zone e colorazioni. Il rischio è di decidere delle chiusure per gente positiva a casa, quando il sistema sanitario è pienamente efficiente dobbiamo superare il parametro dei 50 contagiati ogni 100 mila abitanti». Lo afferma l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, a margine dell'inaugurazione del nuovo Pronto soccorso dell'Ospedale "Martini".
Una soluzione che pare trovare l'approvazione anche del ministro della Salute: «In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori», ha Roberto Speranza, alla riunione organizzata dalla nuova presidenza slovena con i ministri di Germania, Portogallo e Slovenia.
LA SITUAZIONE IN PIEMONTE
Intanto oggi (venerdì 16 luglio) l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 115 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 20.632 tamponi eseguiti. Nessun decesso. Dei 115 nuovi casi, gli asintomatici sono 53 (46,1%). I casi sono così ripartiti: 13 screening, 71 contatti di caso, 31 con indagine in corso; RSA/Strutture Socio-Assistenziali: 0; importati: 5 ( 2 dall’estero).
I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (-1 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 48(-1 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 869.