Sicilia praticamente in giallo da lunedì prossimo e Sardegna in bilico. Il passaggio della Sicilia dalla zona bianca alla gialla – secondo quanto riferisce Ansa – dovrebbe essere decretato nella giornata di domani dopo l'esame dei dati della cabina di regia. Tecnicamente la Regione ha "sforato" i tre nuovi parametri previsti: ricoveri in terapie intensiva (11% ieri), ricoveri in area medica (20% ieri +1%) e contagi. In bilico anche la Sardegna che però non sembrerebbe ancora aver ricevuto il "cartellino giallo" con un 12% (+1% ieri) di ricoveri in terapia intensiva ed un 14% in reparto (soglia ancora lievemente sotto il tetto massimo previsto).
«L'80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto. La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d'Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l'effetto di una grande circolazione del virus», ha detto l'assessore regionale alla salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza.
In Piemonte la situazione si mantiene sotto controllo: l'occupazione di posti letto Covid in terapia intensiva è al 2% (al di sotto della media nazionale del 6%), mentre dall'ultimo report del Ministero della Salute l'incidenza è di 35.87 nuovi casi settimanali per 100 mila abitanti (il numero deve superare 50 per arrivare in "giallo"). Con aggiornamento a ieri, nella nostra regione risultano 11 ricoveri in rianimazione e 137 in altri reparti. Gli attuali positivi in Piemonte sono 3.459.
Cosa cambia con la zona gialla? In tutto il territorio nazionale è stato abolito il coprifuoco, che quindi non è valido nemmeno zona gialla, e gli spostamenti comunque sono liberi, sia tra Comuni che tra Regioni. I ristoranti sono aperti sia al chiuso che all'aperto, ma c'è il limite di commensali fissato a quattro persone a tavolo. Inoltre le mascherine restano obbligatorie sia all'aperto che al chiuso, cambiano anche in senso restrittivo le regole sulla capienza dei locali.