In un assolato pomeriggio il palco del Festival della tv di Dogliani ha ospitato il noto conduttore radiofonico Linus, direttore del polo radiofonico del gruppo GEDI. Intervistato dal giornalista Aldo Cazzullo, tra i tanti temi toccati il dj ha parlato del suo lavoro e del futuro della radio.
“Radio media tradizionale di fronte ad un mondo travolto dalla rete, soprattutto nel mondo musicale” ha sottolineato l’intervistatore, ma: “La radio sopravvive abbastanza bene – osservava Linus - .Ho visto arrivare le televisioni musicali, internet... certo adesso siamo ad un momento decisivo. Che propone solo musica rischia di non farcela. Il futuro è nelle radio di personalità e di contenuti o di intrattenimento. Sono le uniche cose che un algoritmo non può replicare". Da sottolineare come Linus sia arrivato a ben 47 stagioni di radio, ma con una confessione inaspettata. “Tanti campionati consecutivi, ma io volevo disegnare, il mio sogno era quello. Adesso che sono diventato grande ho ripreso in mano questa passione”.
Spazio anche ad altri aspetti della vita personale. “Dici che non ami faticare, ma continui a fare sport” ha sollecitato Cazzullo: “Sì, per il piacere di mettermi in pantaloni corti come un bambino. Correre consente di conoscere una città in maniera completamente diversa. È un modo per vedere il mondo più da vicino e in bicicletta è quasi meglio”. Poche concessioni nella vita sentimentale: “Rovino l’immagine della categoria dei dj perché non ho una vita spericolata da questo punto di vista”.
E su questo scenario delle Langhe? La risposta di Linus a Dogliani: “Amo la bellezza dei paesaggi in qualunque stagione. Mi piace quasi più d’inverno, e poi è una terra di matti e per me è un complimento”.
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