LA RUBRICA CHE ABBAIA
Dunque, se c’è una cosa che questa estate ci sta insegnando è che non bisogna abbassare la guardia: quando pensi che l’importanza del microchip sia stata capita, ecco quello è il momento per ribadirla. Come vi abbiamo già raccontato la volta scorsa, gli accalappi ci stanno mettendo a dura prova ed in questo marasma ci siamo spesso imbattute in un altro problema: il microchip non in regola. Cosa significa? Ripartiamo da capo: con la legge 281 del 1991 viene istituita l’anagrafe canina. Prima il tatuaggio, poi il microchip, diventano obbligatori per legge. Dove potete far applicare il microchip? Direttamente all’Asl veterinaria di competenza della vostra zona di residenza ad un prezzo, per altro, veramente irrisorio, oppure dal vostro veterinario di fiducia. Quali dati servono? Oltre al nome del cane, data di nascita, razza, taglia e colore del pelo, servono i vostri dati e serve che questi siano costantemente aggiornati. Questo perché ci è spesso capitato di accalappiare un cane microchippato, accedere ai dati del microchip e ritrovarci con un numero di telefono ormai inesistente (si tratta quasi sempre di un recapito telefonico fisso) o con un indirizzo vecchio o addirittura con una strada che ha cambiato nome. Questo comporta che il vostro cane finisca comunque in canile e si faccia qualche notte di sanitario, mentre noi bussiamo di porta in porta nella speranza di ritrovare il proprietario o qualcuno che conosca il vostro nuovo indirizzo. Per questo, molto utile sarebbe inserire un numero mobile, il quale rimane quasi sempre lo stesso, in modo da poter essere contattati in qualsiasi evenienza. Poi ci sono le cessioni da parte dei privati. Se decidete di adottare il cane “del vicino”, oltre ad assicurarvi che sia regolarmente chippato, assicuratevi anche di fare il passaggio di proprietà (anche questo da fare all’Asl). Altrimenti, nel caso il vostro cane disgraziatamente finisca in canile, può essere difficile rintracciare gli attuali proprietari. Altro particolare molto importante: l’anagrafe canina è regionale, non esiste un database nazionale. Questo significa che se il vostro cane arriva dal Sud, o anche solo dalla Liguria, non ci sarà possibile accedere ai vostri dati e contattarvi. Se quindi il cane viene da fuori regione, si dovranno fare due passaggi: uno presso l’Asl dove risiedeva il vecchio proprietario, e uno nella vostra. Al momento dell’adozione quindi, fate bene attenzione a non trascurare nessuno di questi particolari e, se non foste sicuri, basta una chiamata all’Asl di competenza per verificare che tutto sia a posto o aggiungere ai vostri dati un recapito telefonico corretto ed esistente. Un collare con una medaglietta, inoltre, può risparmiarvi qualche “mal di pancia” ed essere certi che il vostro cane sia immediatamente rintracciabile. Perché quindi rischiare quando il passo più importante, ossia la microchippatura, è già stato fatto? Mettetelo in regola, ma soprattutto assicuratevi che sia sempre al sicuro.
LA RUBRICA CHE ABBAIA. Per Gea - Andressa Amorim
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