Lo scorso martedì 14 settembre, con il nostro giornale in stampa, il Consiglio comunale di Trinità ha approvato il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune a Patrick Zaki, attivista e ricercatore egiziano, studente dell’Università di Bologna, impegnato per rafforzare e proteggere i diritti e le libertà fondamentali in Egitto, che si trova in carcere al Cairo dallo scorso 8 febbraio. Il punto è stato approvato con l’intera maggioranza a favore, l’astensione dei consiglieri di minoranza Piercarlo Morino e Simone Bolassa e il voto contrario della capogruppo d’opposizione, Sismia Selvaggia Spertino. Nel suo intervento introduttivo all’argomento, il sindaco Ernesta Zucco, che ha voluto in prima persona il conferimento della cittadinanza, ha spiegato: «La storia di Zaki dimostra come in Egitto vengano violate le libertà d’espressione e di dissenso e ci sia invece la cancellazione di ogni diritto, reprimendo con il sangue e la violenza ogni libera scelta. La concessione della cittadinanza onoraria del Comune di Trinità a Patrick Zaki è un atto doveroso in difesa dei diritti politici, civili, individuali e della libertà di pensiero e di espressione. Un atto contro ogni forma di annientamento dell’individualità e condanna per ogni azione condotta con brutalità contro persone innocenti da un regime politico totalitario. La concessione della cittadinanza a Patrick Zaki è un tentativo di allertare e fare pressioni su chi ha la responsabilità ed il compito di provare a salvare la vita di un innocente».
Contraria la capogruppo di minoranza: «L’Amministrazione lavori per obiettivi più utili ai trinitesi»
In contrapposizione con la decisione del Consiglio, la capogruppo di minoranza Spertino è intervenuta, commentando così il suo voto contrario: «La cittadinanza onoraria è un riconoscimento concesso ad una persona che si sia distinta in un particolare ambito, per il suo impegno o le sue opere legate al paese. Questa cittadinanza onoraria non ci sta, non ci sono le basi. A titolo personale, mi spiace molto per questo ragazzo e per la situazione in cui si trova. Ma davvero, signori consiglieri, credete che sarà la “vostra” cittadinanza onoraria a farlo uscire di galera? Questa cittadinanza onoraria non aiuterà lui, né tantomento noi trinitesi, senza contare che i rapporti Egitto-Italia sono già molto tesi per la questione Regeni. Voi siete sicuri di sapere esattamente ciò che sta accadendo in territorio egiziano? Chiedo che l’Amministrazione sia ben informata sui punti che porta in Consiglio e che lavori per obiettivi più utili ai trinitesi e al nostro paese».