Buone notizie arrivano in questi giorni sull’annosa questione riguardante la pulizia dei nostri fiumi. La Regione Piemonte ha annunciato che in 59 casi si potrà intervenire nell’alveo dei corsi d’acqua, asportando in totale 980 mila metri cubi di materiale depositato. Mentre si aspetta di capire tecnicamente come e quando potranno prendere il via i diversi lavori, anche i tratti del Tanaro che attraversa Clavesana e Farigliano sono stati inseriti nell’elenco, per ognuno dei due Comuni sarà possibile asportare 10 mila metri cubi di materiale litoide. Per Farigliano, il sindaco Ivano Airaldi spiega: «Siamo in attesa di disposizioni precise, ma con tutta probabilità l’iter funzionerà così: le imprese interessate faranno pervenire la loro richiesta all’Aipo (Magistrato del Po), formulando un’offerta al metro cubo. Lo stesso Aipo dopodiché stilerà un elenco degli incaricati, che presumibilmente si interfacceranno poi anche con i Comuni di riferimento. Per il nostro caso specifico, credo che uno dei primi interventi debba riguardare la parte del Tanaro più a valle, verso la fine del nostro territorio, in direzione Viaiano. In quel tratto – aggiunge Airaldi – c’è una scogliera che gira verso sinistra e che, negli anni, è stata quasi completamente coperta a causa del depositarsi di ghiaia e detriti. La scogliera ora quindi è appena un “bordino” che emerge dal fiume e, in caso di piena del fiume, le acque si riversano puntualmente sui terreni coltivati circostanti». La situazione appare invece più definita a Clavesana, dove il sindaco Luigino Gallo spiega: «C’è già un primo accordo con la “Porro escavazioni” che dovrà ora predisporre una relazione da sottoporre all’Aipo. I lavori permetteranno di asportare 10 mila metri cubi, una quantità di materiale non elevatissima, ma è pur sempre un inizio. In particolare si dovrà intervenire sul tratto di fiume dopo il ponte dell’ex cotonificio, verso la centrale elettrica. Lì infatti l’ultima alluvione ha depositato una gran quantità di ghiaia, innalzando l’alveo e causando allagamenti nelle vicinanze delle abitazioni ogni volta che il livello dell’acqua cresce».
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