Quattro passi, all’ombra di un castagneto secolare fra Breo e Piazza. Proprio a fianco della funicolare e con la concreta possibilità di scorgere i meravigliosi caprioli che spesso si intravedono lungo la collina. È il bosco della Nova: una riserva di tre ettari, di proprietà dell’Istituto Casati Baracco alla cui base si trova la Cascina della Nova. Per la prima volta aprirà ai visitatori, proprio durante “Peccati di gola” 2021 (leggi qua tutto il programma).
Il bosco si estende su circa 150 metri di dislivello, un anfiteatro naturale che collega la parte alta di Mondovì con la parte bassa, un polmone verde che, fino ad oggi, non ha mai respirato con la città. È gestito dalla Cooperativa sociale Proteo, che oggi ha in cantiere un progetto che si pone l’obbiettivo di valorizzarlo e di restituirlo ai suoi cittadini e visitatori. L’ingresso delle visite avverrà da via Vasco, la strada che scende da piazza Maggiore in via Carboneri e su cui il bosco si affaccia.
«La riscoperta del bosco della Nova è qualcosa di importante – commenta il vicesindaco Luca Olivieri –: un angolo di Mondovì dimenticato per anni, un vero bosco in città che ora potrà essere visitato grazie ai sentieri, ripuliti da Proteo». Il responsabile di Proteo, Fabrizio Clerico: «Il bosco ospita un castagneto secolare, uno scrigno di biodiversità. Siamo entusiasti di poter presentare questo sito al pubblico. In futuro apriremo alle visite didattiche. Ospiteremo aiuole per monitorare lo sviluppo delle farfalle».