Volontari di Protezione civile al lavoro per ripulire il Rio Cuccia a Dogliani

Giornata intensa, dedicata ad una nuova esercitazione. Eliminata la vegetazione in alveo, per consentire un migliore deflusso dell’acqua. Gianni Picco: «Ottimo intervento di prevenzione, grazie ai tanti volenterosi»

Finalmente, dopo oltre un anno di inattività di prevenzione sul territorio doglianese, i volontari di Protezione civile di Dogliani sono potuti tornare “sul campo”, con un importante intervento programmato già per il 2020 e poi rimandato a causa dell’emergenza Covid. «Un’esercitazione per noi volontari del gruppo e, allo stesso tempo, un intervento di messa in sicurezza di uno dei tanti rii minori del nostro territorio – spiega il capogruppo di Protezione civile, Gianni Picco –. Abbiamo operato sul Rio Cuccia, a sud dell’abitato di piazza Confraternita (dei Battuti), nel tratto più a monte, oltre il versante di borgo Castello. Questo è un corso d’acqua da tenere sotto osservazione, poiché nel suo ultimo tratto risulta incanalato in un tunnel, costruito sotto la pavimentazione della piazza e sotto alcune abitazioni, con scarico finale sulla sponda sinistra del torrente Rea. Prima dell’imbocco del tunnel – aggiunge Picco –, era stato realizzato, un paio di anni fa, un intervento idraulico con fondi pubblici. Dal punto finale dell’intervento, a monte, abbiamo proseguito noi volontari, con la manutenzione dell’alveo». L’esercitazione è andata in scena sabato 23 ottobre e ha visto la partecipazione di una ventina di volontari di Protezione civile, con il supporto di alcuni privati che hanno messo a disposizione un escavatore e due trattori per poter asportare il materiale legnoso dall’alveo e trasportarlo. L’intervento ha riguardato la messa in sicurezza del Rio, tramite il taglio selettivo della vegetazione presente all’interno del canale di scorrimento e dell’asportazione del materiale legnoso divelto, accumulato ormai da anni e che ostruiva il passaggio dell’acqua. «In certi punti dell’alveo gli accumuli di legna costringevano l’acqua a deviare il suo corso, andando a scavare sotto la scarpata della strada consortile, in sponda destra del rio, creando così delle anse di erosione che restringevano il passaggio veicolare della carreggiata con pericolo che i veicoli finissero la loro corsa nell’alveo – conclude Picco –. Un ottimo intervento, utile per la salvaguardia dei nostri corsi d’acqua, ed un notevole impegno, ancora una volta, dimostrato dai nostri volontari doglianesi».

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