Serra degli Ulivi: con il PNRR arrivano 36 milioni di euro. Il lago di Pianfei arriverà alla massima capienza

Un primo intervento in vista della realizzazione del grande bacino che dovrebbe raccogliere le acque dell'Ellero e dal Pesio e convogliarle in un nuovo lago artificiale.

Serra degli ulivi

Grazie al PNRR Il sogno di Serra degli Ulivi è un po' più vicino alla sua realizzazione. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto che inserisce l’opera tra quelle giudicate prioritarie e finanziate con le risorse aggiuntive previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento d’acqua.

36 milioni di euro il valore di questo finanziamento destinato al potenziamento dell’invaso di Pianfei Serra degli Ulivi, mediante derivazione dal torrente Pesio, e la realizzazione di una condotta di adduzione. L’intervento prevede di realizzare il tratto di condotta primaria in adduzione e distribuzione DN 1.400 mm per una lunghezza di 3.550 metri, che connetterà il nuovo invaso al sistema di accumulo/distribuzione della diga di Pianfei. Nell'immediato l’intervento consentirà il raggiungimento della massima capacità d’invaso del lago di Pianfei pari a 500 mila mc. a completamento dell’intervento, in corso d’esecuzione, per il risparmio idrico dei consorzi Bealerotto Mussi e Mondina, oggetto di finanziamento da parte del Ministero delle Politiche Agricole. «Un finanziamento strategico per il territorio Monregalese, dove l’agricoltura ha un peso fondamentale sull’economia locale e di cui la recente siccità ha evidenziato la vulnerabilità» sottolinea la Regione Piemonte.

L’appalto dei lavori sarà affidato entro il 30 settembre 2023 e il cantiere concluso entro il 31 marzo 2026.

L'intero progetto punta alla realizzazione di un bacino che potrebbe costituire una risorsa idrica strategica importante sia in chiave di sicurezza antincendio sia come riserva idrica per l'acquedotto e per l'agricoltura. Nel progetto è compresa la realizzazione del Lago dei Dossi che potrebbe avere anche un' importanza turistica rilevante. Per realizzare l’invaso da circa 13 milioni di metri cubi d’acqua si parla di un intervento da 150-200 milioni di euro che comprende: la costruzione del bacino e della grande diga di sbarramento (60 metri), le condotte di captazione e quelle di distribuzione, più tutte le opere accessorie. Il grande bacino dovrebbe raccogliere le acque dell'Ellero e dal Pesio e convogliarle in un lago artificiale che sorgerebbe grossomodo fra Villanova e Pianfei.

 

LA STORIA - L’opera è attesa sul territorio da svariati anni e nel 2008 era stata inserita nel protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, i Consorzi Pesio, Ellero, Bealerotto Mussi oltre ai Comuni di Pianfei, Chiusa di Pesio, Roccaforte e Villanova Mondovì. Il primo stanziamento da 1 milione di euro era stato messo a disposizione dalla Regione per lo studio preliminare nel 2008. A seguire la presentazione del progetto nella conferenza stampa del 17 febbraio 2012, la modifica al Piano regolatore con una norma specifica per salvaguardare l’area ( impedendo l’insediamento di elementi che in futuro potrebbero compromettere il territorio interessato dall’invaso), le ultime verifiche geologiche e il nuovo contributo di 1 milione messo a disposizione nel 2015 dalla Fondazione Crc. A luglio 2017 il via della progettazione definitiva con l’approvazione, da parte della Giunta di Villanova, della convenzione con il Provveditorato delle Opere pubbliche del Piemonte e della Valle d’Aosta per la nomina del responsabile unico del procedimento. Una figura che è stata individuata nell’ing. Massimo Del Gaudio. La soluzione per la realizzazione del progetto in economia era stata trovata con la collaborazione consortile tra i Consorzi irrigui del Brobbio Pesio, dell’Ellero, del Baraggia e dell’Est Sesia. In sostanza, i Consorzi del Cuneese, del Vercellese e del Novarese.

Nei mesi scorsi il presidente della Regione Alberto Cirio aveva incontrato, presso il Comune di Villanova Mondovì, l’Amministrazione locale e il Presidente del Consorzio Irriguo Brobbio Pesio che gli avevano illustrato la progettualità. A metà luglio, poi, il Presidente e l'assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, insieme alla struttura tecnica degli Assessorati competenti, avevano incontrato a Fossano tutti i Consorzi Irrigui della provincia di Cuneo garantendo l'impegno della Regione. Un lavoro su cui ha continuato a tenere massima l’attenzione, anche in sede di Conferenza delle Regioni, l’assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Marco Gabusi, che a inizio novembre con il presidente Cirio aveva nuovamente ribadito l’importanza di questo intervento nell’incontro avuto a Roma con il ministro Giovannini.

IL PROGETTO – Il progetto di “Serra degli Ulivi” si basa sulla costruzione di una grande diga sul rio Pogliola, a Pianfei. Un sistema di due condotte che “pescano” nei torrenti Ellero e Pesio alimenterà il bacino idrico. La diga sarà realizzata in terra, soluzione decisamente meno impattante rispetto alle dighe in calcestruzzo, e avrà un’altezza di 62 metri e una lunghezza di 342 metri. L’impianto permetterà di invasare 12 milioni di metri cubi d’acqua (un milione in più rispetto al fabbisogno). Il fondo del lago sarà posto a 510 metri di altitudine sul livello del mare, mentre la superficie massima dell’acqua potrà raggiungere i 573 metri sul livello del mare. La condotta che arriva dal Pesio avrà un diametro di 120 centimetri, mentre quella che arriva dall’Ellero (posizionata più a monte rispetto alla “gemella”) avrà un diametro multiplo, che parte da 90 centimetri ed arriva a 160 centimetri allo sbocco. «L’invaso dovrà accumulare l’acqua nei momenti di “piena” dei torrenti Ellero e Pesio, in autunno e in primavera, per poi distribuirla nei periodi di siccità nel Monregalese, in modo da garantire sempre l’adeguata disponibilità d’acqua – spiegava il progettista, l’ing. Domenico Castelli –. Secondo i nostri studi, il territorio avrebbe bisogno di almeno 11 milioni di metri cubi d’acqua in più all’anno e l’invaso è progettato proprio per “accantonare” questa quantità con un sacrificio “piccolo” da punto di vista ambientale, visto che il prelievo dal Pesio e dall’Ellero avverrebbe sempre in periodi di piena».

"L'ACQUA ELEMENTO VITALE PER L'ECONOMIA TERRITORILE" – «Questo invaso - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, con l’assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Marco Gabusi e all’Agricoltura Marco Protopapa - assume un significato particolare per il territorio, dal momento che stiamo parlando di un’area che soffre da molti anni, e quest'anno ancor di più, della carenza idrica con conseguenze drammatiche per l’agricoltura e le coltivazioni. L’invaso consentirà di accumulare e di convogliare acqua che andrà a beneficio proprio delle aziende agricole locali. Abbiamo ben presente le difficoltà del territorio, perciò, nonostante in una prima fase questo intervento non fosse incluso tra le opere prioritarie da finanziare col PNRR, abbiamo lavorato insieme al Ministero affinché ne emergesse proprio la caratteristica di ‘priorità’. Siamo così riusciti a far comprendere l’interesse di tutto il territorio per quest'opera, riuscendo a farla inserire nel Decreto. È un altro dei primi risultati importanti che, lavorando insieme e facendo sistema, stiamo riuscendo a ottenere sul Pnrr. Il nostro obiettivo è fare in modo che le risorse in arrivo dall’Europa vengano spese bene e velocemente, per progetti che rappresentano bisogni prioritari del nostro territorio. Ora su questo tema in particolare continueremo a lavorare per vedere riconosciute anche le esigenze delle altre aree della nostra regione, per le quali l’acqua rappresenta un elemento vitale dell’economia territoriale, così come avvenuto per l’invaso di Pianfei e per quello finanziato in provincia di Torino in Valle Orco”.

 

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