È il giovane 23enne di San Damiano D'Asti Fabjo Hazizaj il primo vincitore della "Maratona fotografica della Fiera del Bue grasso di Carrù". Il suo reportage, dal taglio originale e totalmente in bianco e nero, è stato votato dalla giuria come il migliore tra i 40 presentati. La presentazione e la mostra si sono svolti domenica mattina nella suggestiva location della Chiesa dei Battuti Bianchi di Carrù. Il contest, lanciato dal consigliere comunale Stefano Bracco con la collaborazione di Lorena Durante e l'Associazione monregalese "Mondovìphoto" ha visto una bella partecipazione in termini di numeri: 64 gli iscritti e tanti anche gli under 18, per cui era previsto un premio a parte.
Della carrucese Federica Mura (non presente al momento della premiazione) lo scatto "più bello" della Fiera: il "bacio" tra due buoi. Premiato anche Marco Cardone (di Carrù) per il miglior reportage under 18, grazie a un talentuoso utilizzo del drone mentre è di Giulia Bruno (di Marsaglia) il premio per la miglior foto under 18. Di seguito le classifiche complete.
Miglior reportage. 1. Fabjo Hazizaj, 2. Denis Marchese, 3. Enrico Bottero. Miglior scatto singolo. 1. Federica Mura, 2. Michele Perbellini, 3. Francesco Pala. Miglior reportage U18. Marco Cardone. Miglior scatto singolo U18. Giulia Bruno. Fotografo più giovane. Mattia Calandri (11 anni).
Le selezioni sono avvenute tutte in forma anonima. Il fotografo Davide Gonella, presidente di giuria (composta anche dal collega Paolo Viglione e dal giornalista Emanuele Lubatti) ha enunciato le motivazioni: «Nella scelta dei reportage si è tenuto conto di due aspetti principali, il primo prettamente legato al mezzo fotografico, quindi la scelta dei momenti, la composizione e il gusto applicato nella fase di modifica successiva degli scatti, e il secondo riguardo alla qualità narrativa nel descrivere la "Fiera"». «Siamo molto contenti del bel riscontro: non ci aspettavano così tanti partecipanti, il più lontano arriva addirittura da Verona, e sono soddisfatta del coinvolgimento anche tra i giovani. L'intento è avvicinarli a questa tradizione centenaria», chiosa Lorena Durante.