«Rimanere a Carrù con una visione internazionale», EPF compie 60 anni

Dall’officina elettromeccanica di Raimondo al “ritorno a casa” di Franco: storia di un’eccellenza tecnologica tutta locale

La festa tra i dipendenti Epf e i loro famigliari

C’era una piccola officina elettromeccanica in centro a Carrù. E un ragazzo di 24 anni, Raimondo Filippi, desideroso di avviare una propria attività. Era il 1961 e tutto iniziò da lì. 60 anni dopo, EPF con quella tipica attitudine cuneese improntata sulla dedizione e sul lavoro, si scopre una fra le aziende leader a livello nazionale e internazionale nel settore dell’automazione industriale, dell’energia rinnovabile e dello stampaggio plastico. Tre settori (Epf Automation, Epf Plastic e Epf Energy) e un “know-how” comune maturato e cresciuto nel tempo. Il cuore pulsante resta a Carrù, in via Langhe, con una struttura moderna, energeticamente ad impatto zero, che dà lavoro a una cinquantina di dipendenti in zona. Poi c’è la sede di EPF Plastic a Casei Gerola (Pavia) per lo stampaggio plastico, quella in Messico, a León, per l’automazione, ed in Albania, a Tirana, per lo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili.  Il punto di svolta arriva con il ritorno a casa, dopo le precedenti esperienze lavorative all’estero, di Franco Filippi, figlio di Raimondo, ingegnere e tuttora CEO di EPF.

Franco e Francesca

«Sono entrato in azienda metà degli anni ’90 – ci racconta – poco prima di Francesca, che è poi diventata mia moglie, coinvolgendo qualche anno dopo anche Gianni Bonardo, attualmente mio socio. Eravamo compagni al Politecnico di Torino, e quando mio papà ha avuto un problema grave di salute, Francesca ed io abbiamo deciso di coinvolgerlo. All’inizio è stata molto dura: il problema di papà ha obbligato mia mamma, che seguiva la parte amministrativa, ad occuparsi di lui per 24 ore al giorno. Questo ha indotto mia moglie a gestire in prima persona tutta la parte amministrativa e del personale, aspetti fondamentali e molto delicati, coniugando l’attività professionale con l’educazione dei nostri tre figli. Ha rivoluzionato l’area amministrativa-gestionale, che oggi, possiamo dire, è il nostro fiore all’occhiello». EPF si struttura anche nella parte tecnico commerciale formando una squadra di personale tecnico altamente specializzato per proporre soluzioni meccatroniche e robotizzate per l’automazione di singole fasi di processo o di intere linee di produzione. Il 2013 è un altro anno chiave: nasce e successivamente si consolida la partnership con il “colosso” Toshiba Machine, leader mondiale nella produzione di macchine per lo stampaggio ad iniezione plastica full electric. Lo sguardo è sempre rivolto all’ambiente: dal 2014 la flotta mezzi dei dirigenti è tutta ad auto elettriche, quando ancora era pionieristico parlarne. In più, nella sede si è accolti dal grande ed affascinante “giardino verticale”.

Raimondo Filippi

La sfida pandemia

Nel mezzo è arrivata la pandemia, che ha cambiato i piani. «Come la maggior parte delle realtà imprenditoriali – prosegue Franco Filippi – ci siamo rapidamente adeguati al momento. Abbiamo sospeso l’attività per tre settimane durante il lockdown. La nostra azienda, nonostante i volumi ridotti rispetto all’anno precedente, ha continuato a svolgere attività di progettazione, assumere personale di livello, cercare risorse in grado di fare la differenza nell’ambito della tecnologia. Prosegue la nostra proficua collaborazione con il Politecnico di Torino: negli ultimi quattro mesi sono entrati nuovi ingegneri meccatronici ed abbiamo investito su una attrezzata test room interna con camere digitali, sistemi di visione e software per soluzioni di Intelligenza Artificiale. EPF insomma vive la quotidianità in continuità con il passato, ma cresce e si struttura con un necessario occhio al futuro». L’importante “compleanno” dei 60 anni è arrivato in questo contesto: «Abbiamo deciso di re­stringere il numero di partecipanti facendo una scelta di differenziazione degli eventi: una prima festa interna all’azienda, informale, con tutto il personale e loro famiglie e poi, un secondo momento con il personale esterno, clienti e fornitori che ci auguriamo si possa concretizzare nella primavera del 2022...».

I dipendenti di Epf a Carrù

Le prospettive future

«Sicuramente continuare ad innovare con le nostre soluzioni: con una visione internazionale, ma mantenendo ben salde le radici della sede principale a Carrù. Poi EPF sta investendo in un importante progetto di formazione che vede coinvolte società esterne, l’Università di Torino e consulenti di Milano, che porterà a formare internamente i migliori ingegneri anche come manager con capacità gestionali. Purtroppo non c’è più tempo di formarsi per esperienza, ma serve avere cultura e duttilità.  Guardiamo al futuro con un obiettivo: attrarre nuove menti che possano fare la differenza sia dal punto di vista tecnico, sia manageriale, è oggi la nostra missione per fare la differenza. Questo ci permetterà di continuare ad essere noi stessi».

 

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