Il carrucese Fabio Bottero confermato presidente Cia della zona di Mondovì

Il 42enne agricoltore è in carica dal 2017: «Dedichiamo l’attenzione ai problemi della zootecnia e ai danni provocati dagli animali selvatici»

Fabio Bottero al centro tra Igor Varrone, Filomena Sanmarco, Marco Bellone e Silvio Chionetti

Fabio Bottero, 42 anni, di Carrù, è stato confermato, fino al 2025, presidente della zona di Mondovì della Cia Agricoltori Italia di Cuneo. Ruolo che aveva già ricoperto dal 2017. A eleggerlo, per alzata di mano, è stata l’assemblea degli iscritti dell’area, durante la riunione convocata mercoledì 22 dicembre nei locali dello storico fabbricato del Comizio Agrario, in piazza Ellero, inaugurato nel dicembre 1914. Bottero entrerà anche nel Consiglio esecutivo e nel Consiglio direttivo provinciale.

Inoltre, gli associati hanno nominato i componenti del Comitato di zona e i delegati per l’assemblea provinciale prevista, salvo restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, sabato 15 gennaio, a partire dalle 10, nella Sala polivalente del Castello degli Acaja a Fossano. Questi ultimi dovranno scegliere i nuovi vertici dell’organizzazione per i prossimi quattro anni.

All’incontro hanno partecipato Marco Bellone, vicepresidente provinciale uscente (e ricandidato alla carica qualora Claudio Conterno venga sempre confermato nel ruolo di presidente), poi, il direttore provinciale, Igor Varrone, i vicedirettori, Daniela Destefanis, Filomena Sammarco, anche responsabile della zona di Mondovì, Silvio Chionetti, alla guida dell’area tecnica Cia, e Attilio Ianniello, direttore del Comizio Agrario.

Fabio Bottero, dopo un’esperienza come operaio meccanico, ha fondato, nel 2000, l’azienda agricola che si dedica principalmente alla coltivazione delle nocciole, però produce anche foraggi e alleva pecore di Razza Sambucana.  La sede è a Carrù, ma con il tempo l’estensione dei terreni, in proprietà e in affitto, è cresciuta, interessando altre superfici nei Comuni limitrofi. «Si è formata un’ottima squadra – commenta Bottero, come bilancio degli ultimi quattro anni passati da presidente zonale – e abbiamo curato molti progetti. Soprattutto sulle devastanti predazioni negli allevamenti da parte dei cinghiali. Gli obiettivi? Al momento ci sono diversi problemi nel comparto agricolo: in particolare per quanto riguarda la zootecnia. Poi, non bisogna mollare sulla questione dei danni provocati dagli animali selvatici, adesso nelle nostre zone stanno arrivando anche i lupi, e trovare soluzioni. Da parte mia sono disponibile ad ascoltare sempre gli agricoltori di tutti i settori rurali per cercare, insieme, delle risposte alle difficoltà presenti e a quelle che arriveranno».

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