Sarà la Provincia a portare avanti il progetto per adeguarlo alle capienze della Serie aA1 femminile
Si va verso un’intesa per il progetto di allargare le tribune del palazzetto Pala Manera e trasformarlo in una struttura coi parametri in regola per il volley A1 femminile. Il Comune, con una delibera di Giunta che fissa un "atto di indirizzo", ha disposto di stanziare 80 mila euro.
Da ormai alcuni anni, Mondovì vive un paradosso: è “città del volley” a tutti gli effetti, con entrambe le squadre in serie A2 – il VBC nel maschile e la LPM-Bam nel femminile –, ma senza un palasport degno di questo nome. Si gioca al Pala Manera, che formalmente è una palestra scolastica a uso delle Superiori, dunque di proprietà provinciale. Non è un vero palasport. Fosse solo una questione di blasone, uno potrebbe anche mettersi il cuore in pace e aspettare tempi migliori. Ma il vero problema è un altro: in caso di promozione, il Pala Manera non basterebbe più. Per la serie A1 i requisiti sono diversi. Cosa che, comprensibilmente, le società sportive non hanno mai mancato di far notare. Ma gli adeguamenti costano. E così, fino a oggi, non si è mai riusciti a risolvere la grana.
Con uno stanziamento da 80 mila euro, il Comune di Mondovì mette la prima quota per il progetto delle nuove tribune. Verranno ricavate sui “lati corti” della struttura, per renderla omologabile alla serie A1 femminile. «Consentiranno di passare, dal 960 posti attuali, a 1.500 - spiega l'assessore Robaldo -, ovvero quanti ne sono previsti per far giocare la A1 femminile senza costruire nuove struttura». E la Provincia, con una determina, ha assegnato a uno studio di Cervasca lo studio di fattibilità per il progetto di ampliamento. Nei giorni scorsi ci sono già stati incontri coi tecnici.