Allarme alta velocità: «All’incrocio di Farigliano le auto sfrecciano a quasi 200 km/h»

Dati sconcertanti emergono da un dispositivo installato per il monitoraggio del traffico. Il sindaco Airaldi: «Da tempo segnaliamo le diverse criticità. Chiediamo soluzioni concrete»

Torna tristemente d’attualità un po’ ovunque nel Cuneese, purtroppo, in questi giorni, il problema della sicurezza sulle strade. Durante la stagione fredda in corso infatti, complice anche il fondo spesso reso scivoloso dall’umidità o dal ghiaccio, sono già numerosi gli incidenti sul territorio. L’ultima tragedia risale alla mattina di Natale quando, a causa di un incidente d’auto in prossimità del cavalcavia in ingresso al paese di Farigliano, ha perso la vita una signora 55enne, residente a Borgo San Dalmazzo. Il sindaco di Farigliano, Ivano Airaldi, molto addolorato, dopo il sinistro mortale, è intervenuto spiegando: «La nostra Amministrazione è molto attenta al tema della sicurezza stradale. Nei mesi scorsi abbiamo incontrato i tecnici della Provincia in più occasioni, per segnalare le varie problematiche del nostro Comune, in questo ambito. Proprio in merito al tratto di strada che passa sotto il cavalcavia della vecchia ferrovia, in ingresso al paese, prima del ponte sul Tanaro, dove si è verificato l’incidente mortale, ci eravamo incontrati a settembre. All’incontro, insieme a me, erano presenti il vicesindaco Marco Giachello, l’ispettore capo di Polizia locale Elio Chiappa, il consigliere provinciale Pietro Danna, il responsabile di settore per la Provincia e il “capo cantoniere”. In quel tratto spesso le auto raggiungono una velocità elevata, specialmente quelle che provengono dalla discesa della Mellea e magari non si accorgono subito della “mezza curva” in prossimità del sottopassaggio. Lì, poi, il fondo è spesso scivoloso e frequentemente capita che le auto perdano aderenza sbandando; forse a causa della zona d’ombra, oppure per la vicinanza del fiume, che porta umidità. Per “costringere” gli automobilisti a rallentare proponiamo di abbassare il limite di velocità, portandolo già da “centro abitato”, posizionando anche un autovelox o uno spartitraffico». Sul territorio fariglianese comunque il tratto del cavalcavia non è l’unico ad essere ormai da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’Amministrazione comunale. «L’incrocio che dal paese permette di immettersi sulla Fondovalle è davvero pericolosissimo – aggiunge Airaldi –. Un dispositivo posizionato qualche tempo fa proprio in prossimità dello svincolo, per il monitoraggio del traffico, che rilevava anche la velocità, aveva registrato più volte il passaggio di auto in transito lungo l’incrocio addirittura 180 o 190 km/h: pazzesco. Anche su questo tratto abbiamo diverse proposte per risolvere il problema. Si potrebbe, ad esempio, applicare il limite di velocità di 90 km/h per circa un chilometro, installando un velox fisso, sul “modello Pogliola”. Il problema dell’alta velocità poi è presente anche arrivando da Dogliani, all’ingresso del paese, dove la discesa termina con una curva, davanti al bar. Su tutte queste tematiche stiamo lavorando, in sinergia con la Provincia, affinché si riescano a ridurre al massimo gli incidenti».

A settembre, l’Amministrazione comunale e la Polizia locale avevano incontrato i responsabili della Provincia, analizzando i tratti di strada maggiormente problematici dal punto di vista della sicurezza

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