Peveragno – Scintille in Consiglio. Paolo Renaudi: «Grave scorrettezza istituzionale»

In Consiglio dibattito acceso circa la riunione in merito alla rotonda del Colombero, dove il sindaco Paolo Renaudi aveva rifiutato di partecipare. La minoranza: «Noi invitati». Renaudi: «Mi rivolgerò al prefetto»


«È stata una grave scorrettezza istituzionale», Paolo Renaudi è furioso: la risposta all’interpellanza presentata dall’opposizione, relativa all’incontro in Provincia di Cuneo dedicato alla rotonda al Colombero, è durissima. È sostanzialmente il punto più rilevante del Consiglio comunale convocato per il pomeriggio del 27 dicembre: all’ordine del giorno solo l’approvazione dei verbali della seduta precedente e la ricognizione delle partecipazioni pubbliche. Adempimenti burocratici, almeno per Peveragno. Presenti alla seduta per l’opposizione solo Pierangelo Mattalia e Daniele Piacenza, il capogruppo Renaudi e la consigliera Giraudo sono assenti giustificati. In apertura è Piacenza che si incarica di tenere un lungo intervento dedicato alla ormai famigerata “Mozione dei cinque minuti” che la maggioranza peveragnese è solita proporre prima di qualche punto che si preannuncia spinoso e che potrebbe dare adito a discussioni troppo prolungate (in questo caso si era richiesto di applicarla all’approvazione dei verbali, punto che talvolta ha innescato diatribe sui testi predisposti dalla dottoressa Para). «Concedeteci e concedetevi la possibilità di discutere in maniera approfondita – ha detto Piacenza –: ci sono situazioni in cui può essere necessario andare oltre i cinque minuti. Un vostro assessore la scorsa volta non ha potuto completare la spiegazione relativa al bilancio».
L’incontro sulla rotonda del Colombero
Dopo la revisione circa le società partecipate, si affronta la risposta all’interpellanza in cui sostanzialmente la minoranza chiede conto al sindaco delle sue azioni, nel contesto di una riunione convocata in Provincia di Cuneo in merito alla rotonda da realizzarsi al Colombero. Preso atto, sul posto, che erano presenti i consiglieri di minoranza, Paolo Renaudi ha abbandonato l’appuntamento, senza partecipare alla riunione che si è comunque tenuta. «Mi era stato detto che sarebbe stato un incontro formale, per capire come riallocare i fondi – ha detto Renaudi –: il sindaco ha la rappresentanza legale del Comune, nessun altro. Nessuno dei consiglieri di maggioranza si sarebbe permesso di partecipare senza mia autorizzazione». «L’incontro è stato proposto al sindaco di Peveragno da un consigliere comunale di maggioranza del Comune di Beinette. Era un incontro tra sindaci e eventuali delegati dai sindaci. Non erano previste persone prive di delega o di qualsivoglia carica elettorale. Nessun rappresentante della mia maggioranza ha ricevuto alcun tipo di invito. Una mancanza di rispetto grave nei confronti dei cittadini di Peveragno: si trattava di una riunione tecnica davanti a organi esecutivi, senza delega nessun altro avrebbe potuto partecipare. Il capogruppo di maggioranza non ha rispettato il sindaco e le sue prerogative, si valuterà se trasmettere quanto accaduto al prefetto», ha concluso Renaudi, precisando che le altre autorità presenti all’incontro si sono scusate per quanto accaduto. «Noi eravamo stati invitati – ha precisato Pierangelo Mattalia –: è possibile che ci siano stati dei fraintendimenti tra gli organizzatori. In ogni caso siamo parte dell’Amministrazione, credo che il sindaco si sia comportato in modo inadeguato e abbia mancato di rispetto a tutti». «Il principale ostacolo alla realizzazione della rotonda è il cambiamento di atteggiamento da parte del Comune di Beinette che ha espresso la volontà di non stanziare più i fondi promessi per il cofinanziamento dell’opera – ha inoltre precisato Renaudi –. Stiamo lavorando per cercare di aggirare l’ostacolo e realizzarla sul territorio peveragnese».

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